Bagno rotto e niente wifi:
tante polemiche sul nome
ma per la Bct restano i problemi

Bagno rotto e niente wifi: tante polemiche sul nome ma per la Bct restano i problemi
di Aurora Provantini
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Martedì 28 Gennaio 2020, 10:18
Si pensa a darle un nome nuovo, ma non a trovare i soldi necessari per riattivare la rete Wi-fi o per aggiustare il bagno del primo piano, fuori servizio ormai da due mesi. «La Bct continua ad essere un luogo di incontro frequentatissimo, dove si promuove cultura. Ci sono solo piccole pecche, ma da oltre due anni». Il vice sindaco Andrea Giuli ammette che «per essere risolte servono quattrini, e che purtroppo quelli non ci sono: è per questa ragione che gli interventi vengono sempre rimandati».
Franca Nesta, responsabile della Biblioteca Comunale, con gli uffici proprio al primo piano della Bct, conferma che da quando si ruppe il wireless lan controlle, la rete wi- fi non fu ripristinata, semplicemente perché l'amministrazione non aveva abbastanza fondi per pagare il pezzo da sostituire. E il servizio s'interruppe, sempre un paio di mesi fa. «Ma le postazioni fisse hanno tutte il collegamento internet», chiarisce Nesta. Tante sale, ciascuna con un nome diverso: dalla sala Zerosei per i più piccini, alla Tweenager (dedicata a ragazzi di età compresa fra i 7 e i 14 anni), alla Why not (dai 15 ai 24 anni). Poi una lunga lista di spazi tematici: leggerissimo (dove poter consultare romanzi, narrativa e letteratura straniera), cine-fonoteca, periodici, sala Farini, studio, fondo locale, consultazioni. Fino alla sala XX Settembre, sede del Caffè letterario al piano terra, con le volte in pietra sponga che furono la copertura del mercato coperto quando la Bct era il Palazzo del Podestà nel 1293 (poi palazzo Apostolico e poi ancora sede della Municipalità). «Tremila799 metri quadrati su tre piani, di cui oltre duemilacinquecento destinati al pubblico, che hanno bisogno di manutenzione ordinaria e straordinaria», afferma Nesta. Perché sono tanti i giovani che la frequentano. «Si siedono anche sulle scale». Ma non c'è modo di quantificare il dato, perché in Bct non c'è un sistema di rilevazione delle presenze. «A volte manca addirittura la carta igienica nei bagni, perché le forniture non sono sufficienti». Giuli dichiara di impegnarsi «in sede di discussione in giunta e di approntamento del bilancio preventivo, a chiedere piccole somme per manutenere la Bct». Sarebbe già qualcosa, visto che per ora si va avanti con cifre banali e con quello che si ricava dal mercatino dei libri usati (donati dai cittadini), che si organizza una volta al mese, col nome Sostieni Bct. «A breve partirà il servizio Digypass - annuncia Franca Nesta - che consentirà di essere in rete con altre biblioteche dotate degli stessi strumenti». Ci si domanda come sarà possibile, senza nemmeno la Wi-fi.
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