PERUGIA - Stile asciutto ma determinato. Poche parole ma precise. Per cambiare - il prossimo gennaio - il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Perugia «e non guardare più al proprio orticello, ma fuori, agli altri distretti, e anche al di là dell'Umbria. Se no non si cresce mai». Nessun dubbio e nessuna sbavatura da parte di Laura Modena, candidato presidente del Coa con la lista Avvocati per l'avvocatura. Consigliere uscente, come altri della lista presentata ieri all'hotel San Gallo, ma con una sottolineatura non di poco conto: «Questa non è la “lista di Laura Modena”, ci siamo scelti e ci siamo trovati, pronti a diventare un punto di riferimento saldo anche nel mare in tempesta della nostra categoria». Spiegato così anche il logo della lista, apparentemente avulso in una regione senza mare: un faro, a favore di tutti gli iscritti, a partire dai giovani.
Insieme alla nota penalista, una squadra di sette uomini e altre sei donne. Una parità numerica che è già, da sola, un muto punto di programma elettorale: Salvatore Adorisio, Clelia Cardella, Silvia Ceppi, Maria Cristina Ciace, Antonio Coaccioli , Francesco Crisi, Alessandro Formica, Agnese Franceschini, Nicola Marcinnò, Elisa Martinelli, Andrea Migliarini, Aurelio Pugliese e Cristina Zinci. Una lista composta da penalisti, civilisti, amministrativisti, esperti in procedure concorsuali e giovani avvocati. Una lista definita «trasversale» - un'eleganza per non dire in rottura con il consiglio uscente – e che punta prima di tutto a un rapporto «paritario e costante» con gli uffici giudiziari, con l'Ordine che secondo Avvocati per l'avvocatura «dovrà svolgere la stretta vigilanza e l’interlocuzione sui contenuti e sull’applicazione dei provvedimenti organizzativi degli uffici».