Ast e Treofan, Fim Cisl Umbria chiede risposte e coesione alle forze politiche e sociali di Terni

Ast e Treofan, Fim Cisl Umbria chiede risposte e coesione alle forze politiche e sociali di Terni
di Eugenio Raspi
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Lunedì 9 Novembre 2020, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 20:31

Nei giorni successivi alla scesa in piazza per rivendicare un nuovo contratto dei metalmeccanici, il Segretario Fim Cisl Umbria Simone Liti ringrazia i tanti lavoratori della nostra provincia usciti dalle fabbriche per far sentire la propria voce.

«La buona riuscita dello sciopero arriva in un periodo di cassa integrazione, con l’incertezza ancora alta, ma noi vogliamo il rinnovo del Contratto Nazionale, elemento di garanzia, di tutele, di distribuzione economica e di prospettiva. La situazione economica post-Covid non può essere un alibi per non rinnovare un accordo che si propone di valorizzare e promuovere il lavoro per i prossimi anni di ripresa economica e occupazionale.»

Il Segretario Fim Cisl Umbria si dice convinto che è questo il momento di far ripartire la trattativa nonostante la situazione sul fronte del lavoro di Terni continua ad essere problematica. «Le vecchie crisi si aggiungono alle nuove evidenziando le fragilità. Il nostro territorio sta vivendo questa fase storica nel peggiore dei modi, ben presto la crisi occupazionale si trasformerà in crisi economica cittadina. È il momento più inedito e delicato della nostra storia, come Paese, Regione e Territorio. Qualunque decisione deve essere condivisa, pensata e non penalizzante per il futuro di tante famiglie.»

La gravità della situazione, stando a quanto dichiarato da Liti, imporrebbe risposte concrete e immediate.

Vale in particolare per le nuove criticità che emergono in altri settori produttivi. «Come Fim Cisl sosteniamo con forza i colleghi della Treofan nelle loro iniziative, dopo che l’azienda ha presentato un piano di chiusura che è irricevibile. La solidarietà di tutta la Fim Cisl è piena e siamo pronti a partecipare alle iniziative che si vorranno mettere in campo a sostegno della vertenza. A loro va il nostro pensiero e l’auspicio che dal confronto possa emergere una soluzione diversa.»

Il segretario Fim Cisl non nasconde che l’incertezza è di nuovo il leitmotiv nei lavoratori delle Acciaierie Ternane. Ogni dieci anni la vertenza di AST puntuale, un negoziato che si prevede tutto in salita. «C’è bisogno che la dirigenza sia meno rigida sulle posizioni per evitare una fase di pericoloso stallo che rischia di generare incertezza in migliaia di lavoratori. Non si possono continuare a scaricare su di loro tagli o costi troppo cari da pagare.»

L’augurio di Liti è che la consapevolezza del valore di AST sia ancora valutata da tutti motore trainante, presa in giusta considerazione dai soggetti deputati a risollevarne la sorte. «Altrimenti questa volta l'ulteriore colpo rappresenterebbe un cedimento non più risanabile, sia sotto il profilo occupazionale, sia sotto il profilo dell’economia.»

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