Ast Terni, Burelli: "Il passaggio ad Arvedi, il miglior risultato per tutti"

Ast Terni, Burelli: "Il passaggio ad Arvedi, il miglior risultato per tutti"
di Monica Di Lecce
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 09:56

“Ci siamo saputi reinventare e adattare alle esigenze del mercato: forti dei nostri 137 anni, non solo continuiamo a essere una delle aziende leader del nostro settore, ma siamo in grado di avere un ruolo strategico in Europa e di finire al centro di una delle più importanti operazioni di sinergia industriale avvenute in Italia negli ultimi tempi: il passaggio da Thyssenkrupp ad Arvedi”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli, oggi nel corso della tradizionale messa per lo scambio degli auguri di Natale.

‘’Con questa transazione, che si è svolta in tempi record – ha aggiunto l’Ad - abbiamo raggiunto il miglior risultato per tutti: per Terni, per l’Umbria e, riportando Ast in mani italiane con un forte piano di crescita industriale, anche per l'intero Paese”.

Burelli ha previsto che la procedura autorizzativa si concluda entro il primo trimestre 2022. Dopo l’ok della Commissione Europea manca il via libera dell’antitrust turco dal momento che l’operazione coinvolge attività anche in questo Paese.

Nel suo intervento, l’amministratore delegato ha toccato anche il risultato economico 2021/2022, il progetto scorie e la sicurezza sul lavoro. Se il 2016 è stato l’anno della svolta, in cui “Acciai Speciali Terni è tornata in utile dopo 8 esercizi di rosso, iniziando un trend positivo dal punto di vista economica”, “a breve – ha aggiunto - saremo in grado di condividere i risultati economici e finanziari dello scorso anno, che confermeranno un andamento particolarmente positivo, risultato di un grande impegno professionale e di un forte spirito di resilienza”.

E’ nell’impegno sul green che Ast sta ottenendo importanti risultati e “grazie a questi progetti – ha sottolineato l’Ad - siamo in prima linea per dimostrare al mondo che anche un colosso siderurgico può essere all'avanguardia nel campo dell’economia circolare”.

Ecco allora i numeri del progetto per il recupero delle scorie. “L’aumento della percentuale di merci trasportate su rotaia- ha detto Burelli - che ha toccato il 65 % contro una media nazionale che non supera il 20 %. Sono numeri importanti: in tutto il 2020, Ast ha ottenuto così il risparmio di 18923 tonnellate di CO2. Numeri che si sommano alle 30 mila tonnellate di Co2 già risparmiate grazie all’impianto per la generazione di vapore a recupero, che ha permesso di portare al 70% la quota di vapore prodotto senza l’utilizzo di combustibili fossili”.

Numeri significativi anche per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. “Nell'ultimo anno fiscale, nei nostri stabilimenti sono stati registrati 13 infortuni, nessuno mortale, contro i 247 del 2000/2001 – ha rivelato Burelli - Significa che abbiamo avuto 235 infortuni in meno negli ultimi 20 anni. È stato un percorso regolare di miglioramento: siamo passati dai 208 infortuni del 2004/2005 ai 134 del 2007/2008, a 69 nell'esercizio 2008/09, a 32 nel 2014/2015. Oggi Ast ha un'incidenza di infortuni 6 volte più basso della media della siderurgia italiana. In quattro reparti abbiamo già raggiunto il traguardo degli zero infortuni, l'anno scorso erano tre”.

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