Una domenica listata a lutto quella di Amelia. A scuotere la comunità, la notizia della morte del professor Marcello Barbanera. Un evento improvviso, al momento al vaglio delle forze dell'ordine, avvenuto presumibilmente nella tarda serata di sabato nella sua abitazione. A far capire che qualcosa non andasse, il suo amato levriero Ariel. «Ha abbaiato per ore -ha raccontato una vicina- una cosa talmente fuori dall'ordinario che ha fatto scattare l'allarme». Direttore del Museo dell'Arte classica dell'Università La Sapienza di Roma e docente di Archeologia classica presso la stessa università, Barbanera, originario di Montegabbione, da anni aveva scelto Amelia come sua residenza. Una frequentazione iniziata per motivi accademici diversi anni fa e culminata con l'impegno in occasione delle celebrazioni per il bimillenario del Germanico.
«Ho conosciuto Marcello Barbanera più di dieci anni fa -racconta Riccardo Passagrilli, responsabile del settore cultura del Comune di Amelia e suo amico - una persona mite, colta e amante del bello.
«Avevamo in programma di vederci per la presentazione della nuova vetrina allestita nel Museo Archeologico con i nuovi reperti sul Germanico -ha detto l'assessora alla cultura Elide Rossi - ma non c'è stato il tempo. Amelia ha beneficiato della sua cultura e della sua grande passione nel promuovere le celebrazioni per il bimillenario della morte di Germanico e organizzare la mostra installazione che tutti noi possiamo ammirare presso il Museo archeologico. L'ultimo suo regalo, una sorta di eredità, il volume “Germanico ad un passo dall’Impero” da lui curato, lasciato ad una città che troverà certamente il modo per ricordarlo». Infiniti i messaggi di cordoglio provenienti dal mondo accademico. Colleghi, studenti, in tantissimi hanno voluto ricordare il professore e l'uomo. Una persona in grado di indicare la strada - hanno scritto a decine sulla sua bacheca- attraverso il sapere e la cultura.