Emergenza casa, quei 100 proprietari
in fila per concedere "l'affitto scontato"

Emergenza casa, quei 100 proprietari in fila per concedere "l'affitto scontato"
di Federico Fabrizi
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Venerdì 27 Dicembre 2013, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 10:45
PERUGIA - Dev’essere crisi vera se cento proprietari di case decidono di mettersi in fila davanti agli uffici della Regione con una richiesta che suona cos: Rinunciamo a 200 euro al mese, purch l’affitto venga pagato regolarmente.

Sono oltre cento le richieste arrivate all’Ater (l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della Regione) per il bando riservato ai proprietari di appartamenti che accettino di affittare “con lo sconto” ad inquilini sfrattati «per morosità incolpevole».



Il bando è scaduto lo scorso 23 dicembre ed ora i tecnici dovranno vagliare un bella pila di proposte. La cifra tonda di cento case, in teoria, coprirebbe quasi il 10 per cento degli sfratti in Umbria: erano stati 1.200 nel corso del 2012. A giorni scadrà anche il secondo bando dell’Ater, l’altra gamba del progetto: la selezione degli inquilini sfrattati «per morosità incolpevole». Cioè chi viene buttato fuori casa dopo aver perso il lavoro.



La Regione ci mette un milione e mezzo all’anno per far incontrare le richieste di chi affitta - loro vengono aiutati a pagare - e le offerte dei proprietari che rinunciano a qualcosa ma ricevono ogni mese il “bonus” dall’Ater. «Quella della casa è un’emergenza reale - dice l’assessore regionale Stefano Vinti - di fatto siamo seduti sopra una polveriera».

Dal Governo potrebbero arrivare altri fondi destinati al capitolo emergenza affitti: per l’Umbria una somma di circa 500 mila euro da spalmare in due anni. «Pochissimo, praticamente una goccia nel mare», prosegue Vinti



Funziona così: da una parte c’è un appartamento vuoto per cui il proprietario chiede 600 euro, dall’altra c’è una famiglia sfrattata per effetto della crisi. Se il proprietario accetta di ridurre l’affitto ad un canone “x” - si arriva a circa 400 euro per 80 metri - la Regione ci mette 200 euro al mese. Così alla famiglia in difficoltà restano da pagare soltanto i rimanenti 200 euro, molto meno rispetto ai 600 che avrebbe dovuto sborsare prima. E il proprietario ha la «certezza del bonus».



Il nero «Il tutto - spiega l’assessore Stefano Vinti - tenendo presente che abbiamo di fronte un grande concorrente: l’affitto in nero. In Umbria un fenomeno che interessa tra quasi 20 mila appartamenti, questa è una battaglia che come Regione dobbiamo assolutamente combattere». Alla fotografia dell’emergenza vanno aggiunte altre due cifre. La prima: 42mila vani, cioè tra i 7mila e gli 8mila appartamenti sfitti. E 5mila e 500 famiglie in attesa di una casa popolare.
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