Gemelli di Guidonia: «Fiorello ci ha trasformato e ora sogniamo Sanremo»

«Il nostro è un varietà che strizza l’occhio al passato con musica, parodie e personaggi. Dall’11 settembre saremo anche su Rai2»

I Gemelli di Guidonia sono i fratelli Gino, 35 anni, Eduardo, 33, e Pacifico, 38, originari di Napoli
di Massimo Galanto
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Lunedì 24 Luglio 2023, 07:24

Enrico Montesano li ha battezzati in teatro, Fiorello li ha fatti esplodere su social e in televisione. Cantanti, giocolieri della musica, speaker radiofonici, conduttori e attori. I Gemelli di Guidonia in realtà non sono gemelli, ma fratelli (Pacifico Acciarino ha 40 anni, Gino 37, Eduardo 36) e non sono nemmeno di Guidonia: «Siamo di Caserta», racconta Gino, «e ci consideriamo napoletani, perché il sangue della nostra famiglia è quello, ma abbiamo vissuto a Guidonia per quasi 30 anni».

IL CONCORSO

Stanno insieme professionalmente dal 1999, quando vinsero il concorso locale Tiburfestival: «Salimmo per la prima volta su un palco a Tivoli.

Da lì è iniziato tutto. Oggi siamo contenti di vivere questo periodo magico, ma sappiamo di essere sulle montagne russe: non ci montiamo la testa e lavoriamo sempre per migliorare». I due momenti di svolta della loro carriera portano nomi eccellenti.

 

MONTESANO

Il primo è quello di Montesano: «Nel 2006 entrammo nel cast artistico del suo spettacolo teatrale È permesso?, in veste di cantanti e attori. Ci ha dato le basi e ci ha fatto capire cosa significano disciplina e orari». Il secondo è Rosario Fiorello: «Le prime esperienze», ricorda Gino, «le abbiamo avute come Effervescenti naturali. Nel 2013 andammo a Edicola Fiore di Fiorello, di cui eravamo e siamo fan. Volevamo farci notare in qualche modo; si affezionò subito a noi, e ci dette per gioco il soprannome di Gemelli di Guidonia, che poi è diventato quello ufficiale».
Nei confronti del mattatore siciliano solo parole di stima: «Fiorello è il nostro padre artistico, è un maestro. Per tutto quello che facciamo lui è un esempio. Siamo ancora oggi in contatto e ascoltiamo sempre i suoi consigli».
Gino si fa portavoce dei fratelli, ma non si sente leader della formazione che nel 2017 arrivò alla semifinale di Tu sì que vales su Canale 5 e che nel 2021 vinse a sorpresa Tale e quale show su Rai1: «Nessuno di noi tre è il frontman. Io forse sono sempre stato un po' più il portabandiera, ma i miei fratelli negli ultimi tempi si sono esposti di più, anche grazie ad una distribuzione più equa della conduzione di Happy Family. Siamo tre personalità diverse che insieme funzionano».
Happy Family è il programma che i Gemelli di Guidonia conducono con successo insieme a Ema Stokholma dalla scorsa estate su Rai Radio2 e in contemporanea su Rai2, ogni mattina dalle 8.45: «Un varietà che strizza l'occhio agli spettacoli del passato, con parodie e personaggi creati appositamente come l'hater social leone da tastiera che quando viene in studio diventa agnellino e si nasconde dietro al correttore automatico del telefono. E ancora Gaetanino Cannavacciuolo che parla uguale al fratello Antonino. E poi», aggiunge Gino, «ci divertiamo molto a fare giochi musicali, intrecciare canzoni, fare mash up, sperimentare».

IL SUCCESSO

Sul tavolo mai l'ipotesi di scioglimento del trio: «Certo, ci sono momenti di confronto e di scambio di opinioni, ma alla fine l'obiettivo è comune: il bene del gruppo. Siamo fratelli di sangue, quindi possiamo dirci davvero tutto, nel bene e nel male, cosa che non sempre accade nei gruppi artistici formati da amici, dove c'è sempre una piccola parte di non detto».

IL POMERIGGIO

In attesa che dopo l'estate Happy Family sbarchi nel pomeriggio di Radio2 e di Rai2 (dall'11 settembre, dalle 17 alle 18, dal lunedì al venerdì), I Gemelli di Guidonia sognano «un nostro varietà vecchio stile in prima serata, modello Fiorello», ma anche Sanremo: «Abbiamo respirato da vicino l'aria del Festival della Canzone, perché lo seguiamo da due anni con Radio2 e perché abbiamo fatto il DopoFestival nel 2020. Ora ci manca l'ultimo passo».
 

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