Francesco Giorgino ritorna il 20 novembre su Rai 1 con il suo nuovo programma: "XXI secolo - quando il presente diventa futuro".

Ad affiancarlo in studio alle ore 23:00 due donne: Silvia Sacchi e Maria Laura Cruciani.

Francesco Giorgino ritorna il 20 novembre su Rai 1 con il suo nuovo programma: "XXI secolo - quando il presente diventa futuro".
di Carmela De Rose
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Giovedì 16 Novembre 2023, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 16:06

Si è conclusa ieri alle 13:00 in punto, la conferenza stampa di presentazione del nuovo programma della direzione approfondimento Rai capitanata da Paolo Corsini. Il format si chiamerà (XXI secolo – quando il presente diventa futuro), ideato e condotto da Francesco Giorgino, in onda dal prossimo lunedì 20 novembre alle ore 23:00 (seconda serata) su Rai 1. A moderare la conferenza il direttore dell’ufficio stampa Rai Fabrizio Casinelli che ha esordito così: “Può darsi che prenderò un po' di critiche, ma prima di iniziare a descrivere il nuovo programma di Francesco Giorgino, siccome sia lui (istruttore di tennis) che Paolo Corsini (rugbista) sono due sportivi, volevo condividere il successo di ieri sera di Jannik Sinner che ha vinto una partita straordinaria. Per noi della Rai è significato fare 14.6 di share su Rai 2 con (2 milioni e 400mila telespettatori), quindi è doveroso fare i complimenti alla squadra di Rai Sport per il lavoro svolto”.          Continua Paolo Corsini (Direttore Approfondimento Rai): “Al di là dell’ottimo risultato nel campo sportivo e del risultato della nostra azienda, vorrei riflettere su quanto sia importante avere un canone che corrisponde al costo di un caffè a settimana. Andando oltre a ciò che si può pensare riguardo ai singoli telegiornali o programmi che possono piacere o non piacere. Mi preme sottolineare, che la Rai porta nelle case degli italiani eventi come quello di ieri sera, anche a chi non potrebbe permettersi di pagare una piattaforma che costa sicuramente di più del canone. Quindi, quando andiamo a valutare chiedendomi perchè, io cittadino devo contribuire a realizzare determinati programmi rispetto ad altri, queste sono valutazioni che ognuno può fare liberamente. Però c’è da sottolineare che la Rai finanzia eventi come quelli di ieri sera che sono servizio pubblico”. Dopo le prime considerazioni, Fabrizio Casinelli e Paolo Corsini iniziano a descrivere insieme a Giorgino la linea editoriale e i temi che affronterà il nuovo programma in questione.                       “XXI secolo – quando il presente diventa futuro”, sarà il racconto settimanale dell’attualità con uno sguardo sul futuro dell’Italia e del mondo. Si andrà ad indagare le ragioni di quello che accadrà nella politica, nell’economia, nella cronaca, negli esteri, nella società e nella cultura, prevedendone gli sviluppi possibili e soprattutto quelli più probabili. Il programma sarà centrato sulle principali sfide dei nostri tempi e le trasformazioni in corso e quelle che verranno: geopolitica con i conflitti internazionali, crescita economica, sostenibilità e crisi climatica, rivoluzione tecnologica e intelligenza artificiale, scienza e cambiamento demografico e infine persone ed esperienze di chi ha conquistato il successo. Lo stile che ci regalerà l’ex mezzobusto del Tg1, sarà profondo per analizzare criticamente i fatti dando un forte contributo ad una nuova visione del futuro. E su tale argomento Giorgino cita un noto passo tratto dalle Confessioni di Santa Agostino: “Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro, né passato esistono. E' inesatto dire che i tempi sono tre: presente, passato e futuro. Forse sarebbe meglio dire che i tempi sono: il presente del passato, il presente del futuro e il presente del presente. Ecco il mio nuovo programma andrà ad analizzare quel presente del futuro, perché il futuro è il presente che si appresta a.

compiersi. Questo programma sarà una scommessa, perché nasce dal presupposto di voler raccontare l'attualità in una chiave prospettica diversa. Metteremo insieme la forza della fattualità con la forza dell'anticipazione degli accadimenti, se non i più probabili, almeno quelli possibili.”

La Struttura del Programma. 

Ogni puntata del programma XXI Secolo sarà divisa in tre parti. Nella prima parte, ci sarà un ospite politico o istituzionale, nella seconda parte si parlerà di economia con un esperto del settore, mentre nella terza parte si lascerà spazio alla cultura, allo spettacolo e allo sport:

Continua Giorgino: “Ci muoveremo sul presupposto di un format che tende a contaminare tre linguaggi giornalistici: quello delle immagini con inviati nelle zone più calde del pianeta, cioè il reportage con la costruzione di servizi anche dal punto di vista narrativo; il linguaggio della parola, non con la contrapposizione frontale, perché ci sono già tanti programmi che lo fanno, ma con il faccia a faccia, one to one, per responsabilizzare i decision maker. Infine il linguaggio dei dati, che è una scommessa. Mi piace il data journalism e cercheremo di scegliere dati ufficiali, per arrivare poi all'analisi e al confronto delle opinioni.”

Qualche Anticipazione. 

Ecco anche qualche anticipazione: "Avremo tra gli ospiti anche amministratori delegati che portano in alto il nome del nostro Paese. Il terzo linguaggio è quello dei dati, che è una vera e propria scommessa di questo programma. La nostra sfida è anche quella di raccontare i temi più complessi, più difficili, più controversi, più interconnessi nei vari ambiti attraverso un linguaggio diretto, un linguaggio popolare".

Giorgino non ha voluto svelare i primi ospiti, sottolineando che potrebbero cambiare in base alle esigenze dell'attualità, ma ha spiegato che la prima puntata andrà in onda subito dopo la partita di calcio Ucraina-Italia e che si proverà a mettere in correlazione il conflitto in Medio Oriente (con l’inviata Laura Cappon), e quello in Ucraina (con l’inviato Lorenzo Grighi). Da buon istruttore - conduttore ha presentato e ringraziato tutta la squadra del format: “Vorrei poter ringraziare tutte persone che hanno lavorato tanto mettendoci l’anima.           A partire dagli autori Michele Afferante, Giuliano De Marco, Carlo Durante, Luca Giudice, Anna Migotto, Gabriele Paglino, Eleonora Tundo. Vorrei anche salutare il regista David Marco Tulli, un grazie particolare a Maria Iva Casanova (Capo redattrice), Raffaella Salvatori (Produttrice). Siamo un gruppo che si diverte a lavorare insieme. Ho diversi autori che non la pensano come me e penso che questo sia un valore aggiunto per rimanere in linea con il pluralismo. Ma non posso non ricordare tutta la redazione: Maria Laura Cruciani, (lei avrà il compito di affiancarmi in studio, per la nota politica in diretta e avrà un compito importante, quello di garantire sempre il pluralismo politico), Valentina Noseda (che sta lavorando sull’economia e sulla cronoca) e infine Silvia Sacchi (che sarà anche lei accanto a me in studio.  Sarà proprio lei la data journalism del programma. E avrà la responsabilità insieme agli autori, di declinare i dati in modo accessibile, utilizzando un linguaggio tridimensionale che ci permetteranno di inquadrare i temi)”. 

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