Luna, la Nasa promette: «Ci saranno anche europei negli equipaggi delle missioni Artemis» Le prospettive per gli italiani Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti

Luna, la Nasa promette: «Ci saranno anche europei negli equipaggi delle missioni Artemis» Le prospettive per gli italiani
di Paolo Ricci Bitti
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 08:49

Bill Nelson, ex astronauta e dall'anno scorso amministratore  della Nasa, promette durante il tour in Europa che da domani lo vedrà a Roma: «Ci sarà anche un astronauta europeo nel ritorno dell'uomo sulla Luna». Che poi va ricordato che il nuovo primo passo dopo quello di Neil Armstrong nel 1969 è già stato assegnato a una donna nell'ambito della missione Artemis. Ma quanto si allunerà di nuovo dopo l'ultima missione Apollo? Per adesso date non vengono annunciate: il programma Sms per il colossale lanciatore che svolgerà il ruolo del Saturn 5 ha subìto fin troppi ritardi. Nonostante l'aiuto di Elon Musk se ne parla forse dal 2026, ma è più probabile dal 2027 in poi.

E l'Italia? Se non ci si avvicinerà troppo alla fine della decade potrebbe arrivare il turno degli italiani Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, almeno per una partecipazione alle attività sulla stazione Lunar Gateway altrimenti bisogna vedere se la nuova selezione di astronauti dell'Esa premierà una italiano o un italiano: i risultati sono attesi in autunno e per questa nuova generazione di astronauti è davvero lecito sognare la Luna. Il meccanismo dovrebbe essere quello tradizionale: l'Esa e l'Asi forniscono know how e materiali (leggi soprattutto moduli abitativi per il villaggio lunare e la stazione cislunare) e  in cambio gli europei (e gli italiani) ottengono posti per gli astronauti.

Almeno tre i posti in ballo in questa partita.

Il consiglio dell'Esa tenuto in Olanda e presieduto dal direttore generale Josef Aschbacher affiancato dalla council chair Anna Rathsman ha ospitato Bill Nelson e la sua vice Pamela Melroy, astronauta già in missione con Paolo Nespoli. L'alleanza fra Stati Uniti ed Europa sarà sempre più forte e il fatto che lo storico legame sia stato ribadito più volte riporta anche a scenari terreni: l'aggressione della Russia all'Ucraina ha reso necessario sottolineare e rafforzare un'alleanza così strategica come quella legata allo spazio.       

E si è parlato anche di Marte nel corso dell'incontro tra i vertici dell'Esa e della Nasa, in occasione della visita in Europa del numero uno della Nasa, Bill Nelson. «Dalla comprensione del nostro pianeta in evoluzione fino all'esplorazione di Marte, apprezzo enormemente la cooperazione che abbiamo con la Nasa», afferma il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher. «Fornendo hardware e servizi chiave prodotti in Europa a programmi come Artemis e Mars Sample Return, stiamo costruendo l'autonomia dell'Europa mantenendo il nostro status di partner affidabile».

«E che sia sull'Iss in orbita terrestre bassa, sia sulla Luna attraverso le missioni Artemis, sia su su Marte e oltre - la partnership scientifica ed esplorativa della Nasa e dell'Esa ci mostra cosa è possibile fare quando lavoriamo insieme per sviluppare scienza e tecnologia rivoluzionarie a beneficio dell'umanità. La Nasa conta sulla cooperazione con l'Esa per promuovere l'esplorazione della Luna attraverso il programma Artemis. Il modulo di servizio europeo è la centrale elettrica della navicella spaziale Orion, fornendo ai nostri astronauti capacità di manovra nello spazio, supporto vitale e potenza che trasporteranno in sicurezza i nostri astronauti sulla Luna e tornano a casa sulla Terra», ha detto Bill Nelson, amministratore della Nasa.

«L'Europa gioca un ruolo essenziale nel riportare gli esseri umani sulla Luna. È una sensazione esaltante sapere che i nostri moduli sono impostati non solo per uno, ma per diversi viaggi lunari prima della fine di questo decennio», ha aggiunto il direttore dell'Esa, Josef Aschbacher, nel corso della conferenza stampa. La partnership strategica tra Esa e Nasa relativamente ai viaggi lunari, è emerso nel corso della conferenza stampa, sta aprendo la strada al primo astronauta europeo in assoluto ad atterrare sulla Luna.

«Non vediamo l'ora che un astronauta dell'Esa si unisca a noi sulla superficie della Luna e continui a costruire sulla nostra partnership di lunga data e fondamentale«, ha detto Nelson. Un viaggio sulla superficie della Luna per un europeo potrebbe spianare la strada a nuovi contributi dell'Esa ad Artemis. I contributi europei potrebbero includere la consegna di merci e infrastrutture sulla Luna da parte del Large Logistic Lander europeo (EL3) che si chiamerà Argonaut, servizi di comunicazione e navigazione attraverso il programma Moonlight proposto, nonchè scienza e tecnologia per l'esplorazione della superficie. Questi progetti, tra gli altri, saranno discussi al Consiglio dei ministri dell'Esa a Parigi entro la fine dell'anno.

Marte: per la missione Exomars serve un razzo lanciatore e un modulo per l'ammartaggio. Dopo la chiusura con la Russia l'Esa spera nell'aiuto degli States 

La missione ExoMars 2022 doveva volare sul Pianeta Rosso entro la fine dell'anno, ma il lancio è stato annullato in conseguenza dell'aggressione russa verso l'Ucraina. L'Esa e la Nasa stanno valutando gli sforzi di collaborazione per implementare la missione del rover ExoMars «Rosalind Franklin». Il rover è stato progettato e costruito per fungere da piattaforma mobile di laboratorio di scienze di superficie per la perforazione del suolo di Marte e la conduzione di esperimenti scientifici in situ. La Nasa ha fornito elementi chiave di uno degli strumenti di ricerca della vita per Rosalind Franklin, MOMA, e utilizza già ExoMars Trace Gas Orbiter per trasmettere dati scientifici dai suoi lander e rover. L'Esa dal canto suo sta lavorando a uno studio «per definire meglio le opzioni disponibili per implementare la missione del rover ExoMars. «Nell'approfondire la nostra partnership nell'esplorazione di Marte, che include anche l'innovativa campagna Mars Sample Return, la Nasa sta determinando il modo migliore per supportare i nostri amici europei nella missione ExoMars», ha detto Bill Nelson. «Nel frattempo, continueremo a lavorare insieme per perfezionare l'architettura di Mars Sample Return», ha aggiunto Aschbacher.

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