Intelligenza artificiale, approvato il testo AiAct: cos'è e quali sono le nuove regole su ChatGPT, deep fake e disinformazione

Il voto apre la strada ai triloghi con i Paesi membri e la Commissione Ue​, il primo negoziato è previsto già per questa sera, 14 giugno

Intelligenza artificiale, approvato il testo AiAct: cos'è e perché e importante (per tutti noi). Le nuove regole su ChatGPT, deep fake e disinformazione
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Giugno 2023, 13:41

Via libera dall'Eurocamera all'AiAct il testo che racchiude le nuove regole Ue per l'Intelligenza artificiale. L'aula di Strasburgo ha approvato con 499 voti a favore 28 contrari e 93 astenuti la prima regolamentazione al mondo pensata per imprimere alle tecnologie come ChatGpt il rispetto delle leggi Ue e dei valori fondamentali e per combattere la discriminazione digitale e prevenire la disinformazione e l'utilizzo dei «deep fakes».

Il voto apre la strada ai triloghi con i Paesi membri e la Commissione Ue, il primo negoziato è previsto già per questa sera, 14 giugno.

L'approvazione

Gli eurodeputati, il 15 maggio scorso, si sono riuniti in sessione congiunta, lo scorso 11 maggio, per il primo via libera del Parlamento Ue all’Artificial Intelligence Act (AiAct, ndr.).

Il primo ministro danese rivela: «ChatGPT ha scritto il discorso che avete appena sentito»

Le Commissioni per il Mercato interno e protezione dei consumatori (Imco) e per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe), hanno approvato il testo che fissa per la prima volta le nuove regole Ue per l’Intelligenza artificiale con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti.

 

 

Il riconoscimento facciale

Gli eurodeputati si sono confrontati anche sul riconoscimento facciale in luoghi pubblici, con l’utilizzo dell’IA.

Su questo, 58 hanno espresso un voto favorevole al divieto del riconoscimento facciale, 36 contrari e 10 astenuti.

La nuova regolamentazione sull’IA, ha lo scopo di rendere questi sistemi trasparenti e sicuri, con la supervisione di esseri umani. I divieti proposti dal Parlamento, includono i sistemi di identificazione biometrica, in tempo reale e negli spazi pubblici e l’uso di software di riconoscimento delle emozioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA