Enciclopedia I Quindici, il motore di ricerca prima di Google

Sono il simbolo di un'Italia che non c'è più: 15 volumi che hanno fatto la rivoluzione nel mondo degli acquisti

Enciclopedia I Quindici, il motore di ricerca prima di Google
di Francesco G. Gioffredi
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 07:52

Gli ingredienti erano tanti: la sete di alfabetizzazione e di (ri)scatto sociale, il sapere per tutti, e poi l'Italia del boom economico, la corsa a quegli acquisti che marcavano lo status in società, c'erano il pagamento a rate e i sacrifici di famiglia per far studiare i figli.

Le enciclopedie per ragazzi sono anni '60 e '70 in purezza, il simbolo di un'Italia che non c'è più, un Paese che credeva nell'ascensore sociale e nella cultura come essenziale motore di quell'ascensore.

Le enciclopedie, certo. Ma una in particolare: I quindici, prima edizione nel 1964, l'ultima al tramonto degli anni '70, ma lunga e fortunata vita anche oltre, sugli scaffali di casa e passando dal primogenito al secondogenito, come accadeva con gli abiti e i giochi. I quindici era edita da Field Educational Italia ed era la versione nostrana dell'americana Childcraft, enciclopedia sulla breccia negli Usa dagli anni '30. L'opera era composta (appunto) da 15 volumi: 14 si rivolgevano a ragazzi delle elementari, l'ultimo era una sorta di manuale delle istruzioni per i genitori e s'intitolava Voi e il vostro bambino. I volumi principali, negli anni, hanno cambiato in parte suddivisione tematica, ma lo spirito è rimasto intatto: la narrativa (poesie e rime, racconti e fiabe), i personaggi famosi, la conoscenza di base, l'approccio pratico (“come funzionano le cose”).

Un mix magico: struttura agile, chiarezza espositiva, approccio didascalico, illustrazioni d'impatto, gli iconici dorsi multicolore.

Una rivoluzione, rispetto a quei pesanti volumi enciclopedici così cupi e ingombranti che monopolizzavano le biblioteche. I quindici poteva essere acquistata a rate, spalmando i pagamenti anche su tempi lunghi. E la collana veniva venduta porta a porta da rappresentanti incalzanti, tanto da diventare una specie di maschera fissa nella commedia sociale (“il venditore di enciclopedie porta a porta”) a cavallo tra pregiudizio e macchietta. Ma anche quella fu una rivoluzione nel mondo degli acquisti. Il tempo de I quindici inevitabilmente finì. Venne altro: i fascicoli in edicola, le enciclopedie su cd-rom, la “democratica” Wikipedia. I quindici però occupa sempre un pezzo di cuore, perché è memoria collettiva. Al punto che sul web è caccia aperta al pezzo da collezione.

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