Di risposta lui, che non ha di certo intenzione di accettare l'ultimatum in silenzio, ha lanciato un sondaggio su Facebook. «È difficile non leggere tutte le cose scritte su di me...così io voglio la tua opinione – ha scritto il tennista in un post – Una passione folle e l’agonismo estremo per me sono le cose che rappresentano il livello d’élite dello sport. Se pensi che la squadra olimpionica di tennis sia migliore senza di me, commenta la foto qui sotto...ma se vuoi vedermi mentre mi batto per una medaglia metti like e condividi questa foto».
La diatriba è iniziata con le affermazioni del capodelegazione Kitty Chiller, che poco tempo fa, aveva dichiarato che gli atteggiamenti di Kyrgios e Bernard Tomic non fossero coerenti e in linea con i principi del team australiano. Di risposta Tomic, adducendo la scusa di una diversa programmazione, ha deciso di non andare a Rio, mentre Kyrgios rimane (fino ad adesso) nel team.
Da qui la decisione del tennista di pubblicare il post on line. In due giorni i fan hanno risposto all'appello e si è scatenato un caso, soprattutto, a causa di diversi commenti razzisti e svariati insulti. «Sei solo un incompetente» scrivono. «Torna a vendere kebab con i tuoi genitori. Non sei australiano» si legge in un commento che fa chiaro riferimento alle origini greche del tennista. «Sei un adulto e una figura pubblica. I giovani ti guardano e il tuo comportamento è deplorevole. Cresci e prenditi la responsabilità delle tue azioni e forse dopo imparerai a rispettare l'Australia. A questo punto penso dovresti imparare cosa vuol dire rispetto per la nostra nazione!». Per adesso il post è stato commentato oltre duemila volte, le condivisioni hanno superato quota mille e cento mentre i like hanno superato i 9mila e 300. Oltre a sfottò e insulti non mancano i fan e i sostenitori: «Sono britannico. Per loro escluderti significherebbe un disastro per lo sport. Futuro numero uno, futuro vincitore del grande slam».
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