Più arrabbiato o deluso?
«Deluso, perché davanti a noi c'è un muro, una persona che non fa mai autocritica. Parla di ricatto, ma quando firmi un accordo il tuo primo obbligo è rispettarlo. Secondo me Sergio Giorgi quel contratto neppure lo ha letto per intero».
Su una cosa tutti gli osservatori sono d'accordo: il problema della Giorgi è il padre. Coach, manager, onnipresente padre-padrone.
«Il grande difetto di Sergio è che non trasmette tranquillità alla figlia. È troppo invadente, la esaspera. Se c'è qualcosa che non va non la incoraggia, ma le urla contro e la demoralizza. Questo lui non lo capisce, dice che così la motiva ma sbaglia».
Il risultato è che a 24 anni la Giorgi è un'incompiuta…
«Ha un grande potenziale, ma tecnicamente è la stessa di 4, 5 anni fa e tatticamente è in una fase involutiva. Il suo è un tennis istintivo, ma questo è diventato un limite colossale. Camila non sa gestire la propria emotività e ciò si ripercuote sulla tattica e sulla tecnica. E il padre non l'aiuta. Anche lontana dal campo non riesce mai a parlare con nessuno da sola, c'è sempre lui presente che la condiziona nelle risposte».
E quando è in Nazionale sembra un corpo estraneo alla squadra…
«Camila è un corpo estraneo al mondo del tennis. Non ha amiche nel circuito, gioca, fa la doccia e scappa via col padre. Poi accusa le compagne di non salutarla e dice che è colpa loro».
La sfida con la Spagna vale la permanenza nel World Group e tutte le altre hanno risposto presente in nome della maglia azzurra.
«I Giorgi insistono sul fatto che alla Vinci era stato concesso di non giocare a Marsiglia contro la Francia. Ma le esenzioni come quella della Vinci sono state accordate a giocatrici come lei, o in passato alla Errani, alla Schiavone e alla Pennetta, che di Fed Cup ne hanno vinte 4 e hanno dato tantissimo al tennis italiano. Dire no alla maglia azzurra a 24 anni, oltre che un brutto gesto, equivale a chiudere con un ambiente che ne potrebbe favorire la crescita. Sara è diventata una Top 10 avendo quale modello proprio Francesca e Flavia».
L'infrazione è regolata dal Regolamento di Giustizia FIT: tutti i tesserati sono tenuti a rispondere alla convocazioni. Non potrà più lavorare a Tirrenia e rischia di saltare i Giochi di Rio. Come andrà a finire questa brutta vicenda?
«Sergio Giorgi mi ha detto che sa dove trasferirsi e allenare la figlia, ma non ne ho la più pallida idea. Non sarebbe la prima volta, hanno girato mezzo mondo. Lui ha 10 facce diverse, chissà qual è quella vera…».
Guido Frasca
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