Lazio, Sarri: «Con l'Udinese sarà dura ma ripartiamo. Moggi? Ho difficoltà a rispondere a un radiato»

Il tecnico su Moggi: "Con lui l'unica retrocessione della Juve"

Lazio, Sarri: «Con l'Udinese sarà dura ma ripartiamo. Moggi? Ho difficoltà a rispondere a un radiato»
di Valerio Marcangeli
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Sabato 9 Marzo 2024, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 11:23

ROMA Parola d'ordine: compattezza. Due giorni fa il comunicato in difesa di Sarri. Ieri le dichiarazioni a Lazio Style Channel: «Io la fiducia la sento quotidianamente. Se la società ha deciso di esporsi pubblicamente mi fa piacere le parole del tecnico ma non è che mi mancasse nulla da questo punto di vista». Solita schiettezza, senza troppi proclami. Il Comandante ringrazia, ma non dà ancora riferimenti sul futuro. Per un proseguimento del matrimonio sarebbe ideale raddrizzare un'annata complicata in campionato, dove la Lazio si ritrova al 9° posto, sette posizioni indietro rispetto alla passata stagione, con allo stesso tempo dieci gol segnati in meno (32) e dieci subiti in più (29). Trend da invertire già lunedì contro un avversario complicato come l'Udinese, a sorpresa imbattuta con la Lazio di Sarri all'Olimpico in A: «Vorrei vedere una squadra con le motivazioni di risalire la classifica. Sarà una partita molto dura perché noi vogliamo fare risultato e loro sono in lotta per la salvezza». Stesso discorso ripetuto nello spogliatoio ai giocatori, alla ricerca di riscatto dopo il ko di Monaco: «Ci dispiace anche per i tanti laziali arrivati lì. Alla fine però abbiamo perso, non senza rammarichi, contro una squadra con un miliardo di fatturato annuo. E comunque la Lazio che fa più vittorie che sconfitte in Champions penso che corrisponda a un bel viaggio».

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LA POLEMICA

Tutto sembra filare liscio, ma alla fine il tecnico si toglie un sassolino dalla scarpa.
Qualche ora prima infatti non erano piaciute le dichiarazioni di Luciano Moggi, che su Radio Bianconera aveva tirato in ballo la Juventus di Sarri per difendere quella di Allegri: «Fu preso per migliorare il gioco, a momenti non vinceva lo scudetto con uno squadrone. Se fosse rimasto poteva anche andare in B. La squadra non lo rispettava e lui diceva che non era allenabile». Pronta la replica di Mau: «Mi mette in difficoltà perché devo rispondere a un radiato e mi sento di mancare di rispetto a tutti i non radiati». E ancora: «La verità è che l'ultimo scudetto della Juventus è stato sotto la mia gestione, mentre l'unica retrocessione è stata sotto la sua, con 17 punti di penalizzazione in Serie B». Infine la frecciata: «Purtroppo ho anche la sensazione di quello che c'è dietro le sue dichiarazioni». Il dubbio di Mau va ricondotto all'ottimo rapporto tra Igli Tare col quale lui non è mai andato d'accordo e Alessandro Moggi, agente di Immobile ma soprattutto figlio di Luciano. Non a caso quest'ultimo ha spinto molto in passato per un passaggio dell'ex ds della Lazio al Milan così come al Napoli, dove tra l'altro è convinto che De Laurentiis volesse riportare proprio Sarri: «Era fin troppo evidente che stava pensando a lui le sue parole a Radio Crc ma la scelta Calzona è stata giusta, altrimenti avrebbe esonerato un altro allenatore. Ora alla Lazio sono venute alla luce le magagne perché a Lotito erano stati promessi risultati che non stanno arrivando». A RadioSei ha poi aggiunto: «Alla Lazio manca un leader alla scrivania come Tare, nello spogliatoio uno come lui lo stavano a sentire». L'ex dirigente bianconero mentore agli inizi della carriera dell'attuale ds della Lazio Fabiani nel tardo pomeriggio ha provato anche a fare un passo indietro negando quanto detto, ma il rattoppo è stato peggio dello strappo.

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