Rio 2016, Fiasconaro e il record di van Niekerk:
«Lui scenderà presto sotto i 43" nei 400 metri»

van Niekerk con Usain Bolt
di Carlo Santi
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Martedì 16 Agosto 2016, 22:47
dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO La corsa è stata formidabile. Wayde van Niekerk ha strabiliato con il suo record del mondo nei 400 metri, 43 secondi e 3 centesimi. Un muro che sembrava imbattibile stava per crollare. «Questione di poco – dice Marcello Fiasconaro che ha seguito la gara in tivù da Città del Capo – Lui è giovane e presto ci riuscirà». Van Niekerk, sudafricano di Bloefontein, 24 anni da poco compiuti, ha il suo quartier generale in Italia, a Gemona, dove spesso si è allenato Oscar Pistorius. A seguire questo straordinario campione, l’unico al mondo a vantare primati sotto i 10”00 (9”98 per l’esattezza lo scorso marzo) nei 100 metri, sotto i 20”00 nei 200 (19”94 nel 2015) e sotto i 44”00 (adesso 43”03) nei 400, è la nonna. La signora Ans Botha, 74 anni, capelli bianchi ma determinata come un sergente di ferro, spiega: «L’allenamento? Guardo in giro, rubo le tecniche a tutti e le sperimento di Wayne», dice questa signora che ha guidato il nipote lo scorso anno al titolo mondiale a Pechino.
Il record precedente dei 400 apparteneva a Michael Johnson che nel 1999, al Mondiale di Siviglia, aveva corso in 43”18. Qui, van Niekerk lo ha polverizzato passando, ufficiosamente, in 10”7 ai 100, 20”5 ai 200 e 31”0 ai 300 metri mentre Michelone passò in 11”10, 21”22 e 31”66.
Marcello Fiasconaro, che vive in Sudafrica e ha un passato di quattrocentista oltre che di ottocentista dove, nel giugno del 1973 ha realizzato il record del mondo con 1’43”7 all’Arena di Milano, tempo che è ancora il primato italiano, giudica l’impresa.
«Wayne ha avuto un coraggio incredibile. Pensate, è partito in corsia 8 e non aveva nessun punto di riferimento».
Marcello, come definisce la corsa di van Niekerk?
«Ha una corsa aperta, simile alla mia ma negli 800 metri. Lo stile è molto bello, la falcata è ampia. Voglio conoscerlo appena torna in Sudafrica».
Crede che presto il muro dei 43 secondi crollerà?
«Non ho dubbi, e sarà lui a realizzare l’impresa. E’ giovane, ha talento e forza per scendere sotto questa barriera e ha la testa giusta per riuscirci».
Qual è stato il momento più bello di questa impresa?
«Dopo la gara. Era sulla pista, Bolt aveva appena vinto e stata parlando con una televisione. Usain ha interrotto l’intervista per andare da lui e abbracciarlo».
Bolt prima della gara aveva detto al sudafricano che avrebbe migliorato il record di Johnson. Van Nierker ha detto che Bolt glielo ha ricordato: «Hai visto che avevo ragione?».
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