«Pista sporca e pneumatici distrutti». Questa la sintesi di Valentino
Rossi al termine delle prime prove libere della
MotoGp in Argentina.
Turno chiuso con
Espargaro (
Suzuki) al primo posto seguito dalle GP15 di
Iannone e
Dovizioso ma completamente inutile ai fini della messa a punto in ottica gara, dato che nessun pilota si è avvicinato al limite della moto ne è riuscito a completare più di cinque giri. Nel pomeriggio, con le traiettorie appena più gommate, la sessione di libere ha permesso ai piloti di acquisire dati e riferimenti e recuperare parte del tempo perso al mattino. Il più veloce in
FP2, che nel finale si è trasformato in una prova generale in vista delle qualifiche, è stato ancora una volta
Espargaro che ha centrato il miglior tempo (1:38.776) con la gomma morbida. Lo spagnolo ha preceduto
Iannone, Marquez, Crutchlow, Dovizioso e
Lorenzo. Con i primi sei racchiusi in sette decimi,
Rossi - in netto ritardo nel terzo e quarto settore - non è andato oltre il nono tempo con un ritardo di 1.171 secondi.
La
MotoGp confida in condizioni migliori per la giornata di sabato dopo il complesso primo contatto con Termas de Rio Hondo. Circuito veloce e spettacolare nel lay-out ma poco sfruttato nel corso dell’anno e dall’asfalto altamente abrasivo; equazione devastante per gli pneumatici
Bridgestone e possibile criticità soprattutto per le
Ducati, che per regolamento (corrono in configurazione Open ndr) non hanno a disposizione la gomma dura riservate a
Honda e
Yamaha ufficiali.