Nicoló machiavellico, la vendetta sulla Viola è servita

L'esultanza di Nicolò Zaniolo
di Romolo Buffoni
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Venerdì 20 Dicembre 2019, 23:16
dal nostro inviato FIRENZE Fiorentina nel destino si era detto alla vigilia e il campo ha confermato che il colore viola resta una parte importante della carriera di Nicoló Zaniolo. È lui, andato via in lacrime dalla Primavera, giudicato non adatto, incredibilmente bocciato. Stasera ha restituito quelle lacrime al mittente, mascherate fra la pioggia annunciata abbondante ma alla fine clemente. Nicoló invece la clemenza non l'ha usata. Ha aperto la partita con l'assist a Dzeko e l'ha chiusa col poker calato nel finale, con il bosniaco a restituire il favore. In mezzo una lotta tutta fisico e colpi duri, a volte bassi, con Caceres anima, forse l'unica, di una Viola appassita. Per la strana gestione dei cartellini operata da Orsato è il romanista a prendere per primo il giallo, nonostante i colpi più duri li rifili l'uruguaiano. Uno particolarmente doloroso e probabilmente falloso l'ex laziale lo rifila a Zaniolo nell'azione che porta al gol di Badelj. Ma con questo Zaniolo (e con questo Pellegrini) non c'è Caceres e Orsato che tengano. La Roma saluta il 2019 a Firenze con una vittoria di spessore e con un Nicoló...machiavellico.
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