Manca soltanto l’ufficialità. La decisione, però, è stata presa. Anche perché, a conti e sopralluoghi fatti, è l’unica possibile. Chi non ha trovato l’agognato tagliando per seguire i ragazzi di Mourinho a Budapest, potrà rifarsi cercando il conforto nell’Olimpico amico. A meno di ripensamenti in extremis, sarà proprio l’impianto sportivo ad ospitare le migliaia di tifosi giallorossi che sperano in un’altra notte magica dopo quella di Tirana. Le ultime remore - legate al manto erboso (il 4 giugno si giocherà infatti l’ultima partita di campionato, quella contro lo Spezia - saranno spazzate via in giornata.
Maxi-schermi all'Olimpico, soluzione inevitabile
Anche perché le altre ipotesi sono state di ora in ora depennate.
Città sotto stress
Tornando a mercoledì prossimo, l’ipotesi Olimpico si è fatta largo anche per una mera questione di ordine pubblico. Afflusso e deflusso sono pane quotidiano per chi è abituato a gestire le gare settimanali di Roma e Lazio e l’evento sarebbe gestito con tutti gli aspetti di sicurezza tipici di una gara di campionato o coppa. Più complicato invece sarebbe poi occuparsi dei festeggiamenti al ritorno della squadra da Budapest. Con la festa della Repubblica il 2 giugno, non ci sarebbe spazio infatti per il Carnevale improvvisato che un anno fa bloccò il quadrante San Giovanni-Colosseo-Circo Massimo. Di certo il lavoro non mancherà. Da fonti sindacali ieri trapelava come il Questore, abbia disposto dal 31 maggio sino al 2 giugno, che i congedi ordinari, i riposi e i permessi del personale dirigenziale, inclusi i funzionari, debbano - a meno di casi eccezionali - esser considerati sospesi. L’apertura dell’Olimpico sarà l’unico evento cittadino nel quale poter seguire collettivamente la gara. Come accaduto lo scorso anno, non è previsto l’arrivo della squadra in caso di esito positivo della partita. Per festeggiare, eventualmente, ci sarà un’estate intera.