Sarri: «Immobile nei top d'Europa. Zaccagni? Neanche il presidente della Roma lo avrebbe ammonito»

Sarri: «Immobile nei top d'Europa. Zaccagni? Neanche il presidente della Roma lo avrebbe ammonito»
di Valerio Marcangeli
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Martedì 15 Marzo 2022, 00:33

Altra serata soddisfacente per la Lazio di Sarri e il tecnico non si nasconde nel post partita: «Non è mai semplice quando incontri squadre in piena lotta salvezza. Siamo stati bravi e pazienti. Probabilmente la palla al primo tempo doveva circolare più velocemente. Dopo l’1-0 non siamo stati bravi a chiudere la partita. Non facendolo corri quel rischio all’ultimo secondo su una palla messa dentro dai 50 metri». Tre punti fondamentali assicurati da una difesa ormai sempre più di ferro: «Tatticamente siamo più ordinati e questo ci facilita la fase difensiva. La linea è più protetta e quindi abbiamo preso più solidità ed essendo più solidi partite come stasera le puoi vincere senza problemi. Tre mesi fa questa partita sarebbe stata più difficile». Un 1-0 che in realtà non dimostra esattamente quanto creato dalla sua squadra, ma al Comandante va bene così: «Io son dell’idea che se una squadra gioca bene nella maggior parte dei casi vince. Stasera mi fa piacere il risultato, ma anche della prestazione. Poteva diventare una partita difficilissima con un’attenzione scarsa. Dispiace sia finita 1-0 perché c’erano i margini per vincere con uno scarto maggiore».

Sarri: «Neanche il presidente della Roma avrebbe ammonito Zaccagni»

L'unica notizia negativa è stato il giallo a Zaccagni, decisamente esagerato per il tecnico: «Ho rivisto le immagini dieci minuti fa e il contatto c‘è. Io poi sono dell’idea che non tutti i contatti siano rigore, ma simulazione mi è sembrato veramente troppo. Era uno scontro tra ginocchio e coscia. Non dico che fosse rigore, però simulazione no. Non so Zaccagni cosa abbia fatto alla classe arbitrale. Col Napoli subì sette falli e al primo fatto da lui venne ammonito. Stasera penso che neanche se avesse arbitrato il presidente della Roma avrebbe dato il giallo». Superato il boccone amaro della squalifica dell'ex Hellas Sarri si gode una squadra in piena corsa europea che non ha ancora abbandonato il sogno Champions: «Ho sempre detto che noi non siamo stati capaci di giocare tre partite a settimana e lo dimostrano i numeri. Abbiamo una media di 2,1 punti senza l’Europa League e 0,60 senza. La matematica dice che abbiamo lasciato una decina di punti. Giocare giovedì non è come giocare martedì e mercoledì e infatti chi ha giocato giovedì questo weekend non ha vinto. Per me è un’esagerazione giocare dopo 72 ore». E continua: «In questo momento la Champions non ci deve interessare, è un traguardo troppo lontano per essere credibile. Lasciamo perdere questo discorso per ora, poi se qualcuno sviene vediamo. I numeri degli ultimi tre mesi dicono che ci manca poco, forse niente rispetto alle prime quattro. Poi è chiaro che la classifica difetta di tutta la stagione e noi paghiamo in maniera pesante degli alti e bassi, soprattutto post Europa League».

Sarri sul derby: «Chi ci arriva tranquillo è un folle, ma l'ambiente sente troppo questa partita»

Ora arriva il derby, una gara sentita un po' troppo dall'ambiente secondo il Comandante: «Secondo me le due tifoserie gli danno troppa importanza.

Capisco che è una partita particolare, però si deve far bene per tutta la stagione, qui invece si dà un’importanza esasperata. Chi arriva sereno e tranquillo a un derby è un folle. C’è un’atmosfera diversa, un qualcosa che ti entra nella pelle. Arriviamoci con tensione lucida visto che senza tensione non è possibile. Noi daremo il massimo per i nostri tifosi». Di fronte di sarà senza dubbio una squadra difficile da affrontare e arrabbiata dal pari di Udine: «La Roma è una squadra forte e nel mercato di gennaio si è rinforzata ulteriormente. Si tratta di un avversario di altissimo livello, ma il derby conta relativamente è una gara a parte». La sua Lazio ci arriva consapevole dei propri mezzi, con i giocatori sempre più appassionati ai nuovi dettami tattici: «Io sto cercando di creare una squadra che giochi in base alle mie idee rispettando le caratteristiche dei giocatori. I ragazzi si stanno appassionando molto e ora hanno una bella partecipazione alle discussioni tattiche. Questo mi rende contento». E ancora: «In questo momento avendo una settimana a disposizione lavoriamo sui dettagli. La squadra è più corta e riesce a limitare le ripartenze avversarie, ma è un miglioramento arrivato negli ultimi tre mesi. A volte se vengono a pressarci siamo più contenti rispetto a quando troviamo squadre che ci aspettano».

Sarri: «Immobile calciatore di valore assoluto. Molto toccante il ricordo di Pino Wilson»

C'è infine spazio per i singoli. Si parte con Immobile, ora recordman anche per i gol segnati in Serie A con la maglia della Lazio: «Peccato che per alcuni centimetri gli abbiano annullato probabilmente il gol più bello dell’anno della Serie A. Da quando ha trovato il suo habitat naturale, ovvero la Lazio, è diventato un attaccante di caratura mondiale, nei numeri se la gioca con i più grandi cannonieri in circolazione, è campione d’Europa: di cosa stiamo parlando? È un calciatore di livello assoluto». Ottime sensazioni anche per il ritorno in campo di Lazzari a un mese dall'infortunio: «Manuel sta bene. Lui con noi si è allenato solo negli ultimi due giorni. Io lo stavo facendo entrare a inizio secondo tempo ma ci ho ripensato. Nel finale è andato in difficoltà Patric che ha avuto un problemino e l'ho inserito. In settimana valuteremo». Bene anche Leiva, tornato ai livelli di una volta: «Lucas Leiva sta molto meglio rispetto ai primi mesi della stagione, ma anche Milinkovic e Luis Alberto stanno aiutando di più rispetto a prima. Perciò è una crescita collettiva». Infine la chiusura su Pino Wilson, omaggiato a più riprese nel corso della serata: «Il ricordo di Wilson è stato commovente. Durante il minuto di raccoglimento mi veniva in mente cosa ha fatto per questa società e questo pubblico correndo su quel campo. È stato un momento toccante».

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