Roma, Suso o Politano per "riparare" la squadra

Roma, Suso o Politano per "riparare" la squadra
di Stefano Carina
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 09:30
Fienga e Petrachi aspettano Politano e l’Inter: Marotta e Ausilio devono abbassare le pretese per il riscatto, soprattutto se sarà scelta la formula che prevede l’obbligo. A Trigoria sono anche disposti a fare un passo in avanti ma vogliono che il pagamento sia diluito nel tempo (12 o 18 mesi), non garantendo comunque più di 20 milioni. Il club nerazzurro però non arretra nelle sue richieste e ha trovato nelle ultime ore un’intesa con il Napoli, disposto a garantire la formula voluta da Marotta e una valutazione addirittura superiore: 25 milioni. Ora la palla passa a Politano. Se l’attaccante accetterà la destinazione, Petrachi dovrà cambiare obiettivo. L’alternativa è di nuovo Suso, ovviamente in prestito. Il Milan, però, vuole monetizzare la cessione e in questo senso non è disposto ad accontentare il giocatore. Restano in ballo, Shaqiri e Januzaj. Ibanez, invece, è in dirittura d’arrivo. Capitolo mediano: rimane d’attualità il centrocampista Villar dell’Elche. In uscita c’è sempre Jesus ma la Fiorentina (ferma all’offerta di 3 milioni) deve accelerare i tempi: il club giallorosso ha iniziato a parlare con il Cagliari, pronto al sorpasso.

STRATEGIA OBBLIGATORIA
Un mercato, quello di gennaio, che inevitabilmente resta d’attesa. Non potrebbe essere altrimenti. Nella stretta finale che porterà alla cessione della proprietà da Pallotta a Friedkin, il management giallorosso non può muoversi come vorrebbe. In primis perché le previsioni finanziarie (al netto di un successo nell’Europa League o l’entrata di nuovi sponsor) al 30 giugno non lo permettono. Ma poi, perché toccherà alla nuova proprietà decidere i futuri investimenti. Questo comporta che, tolta la ricerca per il sostituto di Zaniolo, le altre operazioni non potranno che essere minori. L’esempio è Ibanez: il difensore sbarcherà nelle prossime ore nella Capitale in prestito gratuito per 18 mesi più un milione di euro di bonus che scatterà a quota 10 presenze e un ulteriore milione al raggiungimento delle 30. La formula prevede inoltre l’obbligo di riscatto, fissato a 8 milioni. L’ex atalantino firmerà per 4 anni e mezzo a 750 mila euro netti con stipendio a salire. Operazione ammortizzata nel tempo. Paradossalmente per Petrachi il vero mercato inizierà a febbraio, quando il ds avrà più chiaro il margine di manovra della nuova proprietà e soprattutto il budget a disposizione. Anche perché lavoro per l’estate non manca. Oltre a garantire le permanenze di Zaniolo e Pellegrini (con il quale ancora deve iniziare la trattativa per il prolungamento del contratto e l’annullamento della clausola di 30 milioni, esercitabile ogni mese di luglio), la Roma acquisterà due terzini (a destra il titolare), un attaccante esterno con gol nelle gambe (Fonseca amerebbe avere Mertens ma il belga nelle ultime ore ha ricominciato a parlare con il Napoli per il rinnovo) e un giovane centravanti di valore che possa vivere la prima stagione all’ombra di Dzeko per poi sostituirlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA