Roma, Spalletti: «Villarreal? Evitiamo un nuovo Deportivo-Milan. Gioca Totti»

Roma, Spalletti: «Villarreal? Evitiamo un nuovo Deportivo-Milan. Gioca Totti»
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 22 Febbraio 2017, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 20:05

Potrebbe essere una pratica facile da sbrigare visto il 4 a 0 dell’andata, ma il Villarreal secondo Luciano Spalletti nasconde delle insidie che potrebbero trarre in inganno la sua Roma: «Si va per vincere la partita, deve essere un’abitudine e una costante. Non dobbiamo rischiare di far accadere quello che è successo al Milan contro il Deportivo dal 4 a 1 al 4 a 0». Queste le parole del tecnico in conferenza stampa
 
Pericolo Villarreal. «Se non siamo all’altezza della situazione si, potrebbe esserci un pericolo. La storia del calcio dice che ci sono stati risultati clamorosi. È successo al Milan contro il Deportivo dal 4 a 1 al 4 a 0, quanti risultati simili si vedono? Ad esempio anche quello di Genova che abbiamo subito. Dentro lo spogliatoio c’è un modo di pensare corretto e quotidiano» 
 
Turnover. «Quelli che hanno giocato di meno hanno una grande qualità. Non si raggiungono certi risultati se gli altri non sono al livello. Qualcosa verrà fatto. Se gente come Paredes, Vermaelen, Jesus si vogliono chiamare riserve sì, giocano le riserve. È chiaro che vanno fatte le giuste valutazioni».
 
Caso Bonucci. «È un periodo particolare, si affrontano partite importanti e l’addizione di partite ravvicinate può creare problemi. Dipenderà dai risultati che fanno sempre la differenza. Come noi, loro hanno le carte in regola per passare questo periodo in maniera indolore. Per il resto faccio fatica a dare un giudizio».
 
Totti e Gerson. «Due o tre ruoli li devo valutare bene, devo fare valutazione mie che tengo per me. Totti è di tutti, lui gioca. Gerson è da vedere in un discorso più ampio e non posso garantire che parta dall’inizio».
 
Roma antagonista dello United in Europa League. «Io non so che strada faremo e cosa troveremo davanti a noi. Dalla nostra testa uscirà fuori il pensiero di rivivere serate importanti. Vogliamo fare bene, far gioire i tifosi e c’è da rimarcare come siamo stati accolti dai nostri in trasferta. Come ho sempre detto noi dobbiamo vincere più partite possibile, quella di domani sera sembrerebbe che possiamo gestire la situazione, ma non si gestisce nulla. Si va per vincere la partita, deve essere un’abitudine e una costante. C’è il rischio di valutarla diversamente, ma non va fatto. L’analisi di una competizione del genere la facciamo nel doppio turno, è come un water break la fine della prima partita. Non avrebbe la stessa immagine fare una gara e lesinare lo 0 a 0, noi vogliamo fare la partita. Noi vogliamo andare di là, il risultato che ha fatto clamore deve essere una costante. Questo lo si fa vedere con l’evidenza delle nostre intenzioni, se non facciamo così rischiamo la delusione».
 
Dzeko e Salah. «Li ha cambiati la crescita di squadra. Essendo diventati una squadra forte sono agevolati quelli che fanno calcio offensivo. Loro due stanno bene insieme, uno è fisico mentre l’altro è veloce ma la differenza la fa sempre il fattore squadra. Loro hanno qualcosa per far diventare gli altri componenti una squadra. Quello che ha la Roma adesso è una squadra che può condizionare gioco e risultato con giocatori che entrano per la prima volta. Viene agevolato nel mostrare il suo repertorio. Essendo poi i giocatori campioni di livello internazionale è più facile.Domani non gioca nessuno dei due e potrebbero non rigiocare dopo se gli altri fanno bene».
 

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