Roma, c'è il Siviglia ma Mourinho non ha ancora la squadra al completo

foto Mancini
di Alessandro Angeloni
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Sabato 31 Luglio 2021, 07:30

Jordan Veretout si sta riprendendo ma non si è ancora del tutto ripreso (di fatto è fermo dal 29 aprile); Gonzalo Villar ha rimediato in allenamento una brutta distorsione al ginocchio, il recupero è da valutare quotidianamente, si parla di una ventina di giorni, diciamo per l’inizio del campionato: lo spagnolo dovrebbe tornare a Roma in queste ore. Centrocampo, dunque, in difficoltà (Cristante arriva il 2, restano Diawara e il giovane Darboe) e in più, se davvero, come sostengono in Inghilterra, si allontana Granit Xhaka (al quale i Gunners avrebbero offerto il rinnovo), allora la situazione si fa più seria, non a caso si parla di un possibile sostituto, Thomas Delaney, classe ‘91, centrocampista del Dortmund. Sono messaggi ai naviganti, l’Arsenal aspetta che da Trigoria si arrivi a quei famosi venti milioni di sterline, Pinto temporeggia e cerca di strappare un prezzo migliore, ma non manca l’ottimismo: ci vorrà ancora qualche giorno per arrivare allo svizzero che tanto piace a Mou (e l’amore - a quanto pare - è reciproco). La Roma oggi torna in campo, in un’altra sfida di alto livello: c’è il Siviglia di Monchi a Faro, Stadio Algarve, è un altro test contro una formazione abituata alla Champions. Il percorso di crescita va avanti, contro il Porto è stato messo alla prova il carattere, la forza di volontà, che hanno consentito ai giallorossi di tenere botta contro una formazione ben più avanti nella preparazione atletica. Con il Siviglia Mourinho proverà ancora i titolari che ha, specie quelli vecchi, o una buona parte di loro. La vera Roma ancora non la potremo vedere, visto che il terzino sinistro neo arrivato, Matías Viña è in quarantena nella Capitale e si allena a parte, Eldor Shomurodov è atteso oggi per le visite (domani volerà in Algarve) mediche e la firma sul contratto (Ciervo e Tripi destinati a finire al Genoa come contropartita, improbabile che vada Bove) e il centrocampista centrale - come detto - ancora non c’è, in rosa, dei nuovi, c’è il solo Rui Patricio. Squadra ancora incompleta, insomma, quando mancano 19 giorni all’esordio in Conference (lunedì il sorteggio) e 22 al campionato, con la “prima” contro la Fiorentina. 
PROVE TECNICHE
I nodi da sciogliere sono pure altri: ad esempio, Mourinho deve testare l’affidabilità di Reynolds come vice Karsdorp, se a sinistra Calafiori sia affidabile per alternarsi con Viña (Spinazzola ha ribadito che vuole tornare per novembre, ma è solo la sua ambizione).

Il match di oggi, ore 18,30 (diretta tv su Sky, ed in live streaming su Roma Tv+), servirà per testare pure la crescita dei vari leader del gruppo, da Mancini a Smalling, fino a Zaniolo e Dzeko, si potrà capire se Pellegrini sarà utile anche nel ruolo di esterno, come Mancini lo utilizzata a volte in azzurro. Del resto abbiamo visto fino a ora che Mourinho parte dal 4-2-3-1, che è molto flessibile. Spesso, in fase di possesso, la difesa si schiera a tre, Lorenzo si abbassa a centrocampo e davanti si forma una linea con cinque offensivi. Shomurodov, che è abile come seconda punta, consentirà a Mou di passare al 4-4-2, altro modulo che conosce bene. Moduli buoni e alternativi, ma dentro ci vanno i giocatori e qualcosa ancora manca. Per ora.

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