C’è quel detto che dice: meglio un portiere fortunato che bravo. Contro il Bologna, lo svedese ha dimostrato di nuovo entrambe le qualità: bravo nel volare a prendere la botta terrificante di Soriano, bravo ancora a terra su Edera e poi su Poli, fortunato nel vedersi finire il colpo ravvicinato sempre di Soriano prima addosso e poi sulla traversa, il tutto sul finire del primo tempo. Alla fine ti salva Olsen, quello che “eh ma”, quello che stavolta poteva prendere gol solo da uno che si chiama Sansone. Questo portiere il suo lo ha sempre fatto, e certo gli esteti del ruolo preferiranno sempre Alisson. Ma Mirante magari non lo penseranno più come titolare, nemmeno per una forma scaramantica (presente con Chievo e Porto, due vittorie). Per evitare altri peccati. Veniali, si intende.
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