Roma-Napoli, probabili formazioni: Lukaku sfida Osimhen, chance per Azmoun. Pellegrini dalla panchina

In mediana spazio a Bove, con Paredes e Cristante. Dietro, nonostante i problemi legati alla pubalgia, gioca Mancini. Natan centrale

Roma-Napoli, probabili formazioni: Lukaku sfida Osimhen, chance per Azmoun. Pellegrini dalla panchina
di Stefano Carina
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Sabato 23 Dicembre 2023, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 12:09

Il presente è il Napoli («Hanno perso solo un giocatore e ne hanno presi tanti. Sono la stessa squadra dello scorso anno con risultati diversi»), lo spauracchio Osimhen («È un top, come Romelu, è diretto, regala profondità, la Serie A deve essere felice di averli entrambi») e l'obiettivo la corsa alla Champions. Ogni occasione però è ormai utile per lanciare uno sguardo al futuro. Così, nonostante l'altissima posta in palio di questa sera, Mourinho non se lo fa ripetere. E appena arriva l'assist, va in gol con la precisione del più chirurgico Lukaku: «Perché voglio restare? C'erano dubbi sulla mia posizione e considerati i tanti problemi legati al Fpf magari si poteva pensare che qualche frustrazione mi potesse creare dei problemi. Ho così ribadito in maniera chiara la mia posizione. Per me restare non dipende da nulla. È così, io sono sempre stato diretto e onesto. Quando ho firmato con la Roma, una settimana dopo ho avuto una fantastica offerta (Real Madrid, ndr) ma non ho accettato per rispetto del club. Ho avuto la possibilità di andare ad allenare il Portogallo ma la società mi ha detto che era importante rimanere e sono rimasto. Dopo Budapest ho informato la proprietà dell'offerta araba e ho detto di no. La mia onestà finisce qui. Questa è la mia posizione». Difficile fraintenderla. La partita per il rinnovo inizia questa sera. Perché i Friedkin si confermano un muro di gomma. Ogni input esterno continua a essere rimandato al mittente. L'unica concessione fatta dalla proprietà fa rima con Champions. Della serie: arriviamo tra le prime quattro e poi ne parliamo.

SENZA PAULO

È chiaro che le quattro gare che attendono i giallorossi fino a metà gennaio (Napoli, Juventus, Atalanta e Milan), senza considerare quelle di coppa Italia (il plurale utilizzato, aspettando il match con la Cremonese, è un inevitabile augurio), rappresentano il crocevia dal quale inizieranno le prime valutazioni. Contro il Napoli, quindi, si comincia. E lo si fa senza Dybala. Proprio il partner di Lukaku è il vero dubbio della vigilia. Azmoun per caratteristiche sembra farsi preferire ma restano in corsa sia El Shaarawy (che tuttavia anche a Bologna ha dimostrato di rendere meglio quando può subentrare dalla panchina) che Belotti. Meno Pellegrini che rischia seriamente di restare a guardare. Inutile continuare a giocare non stando al meglio, diventando così il bersaglio preferito di chi non sembra veder l'ora di puntare il dito contro Lorenzo. In mediana spazio a Bove, con Paredes e Cristante. Dietro, nonostante i problemi legati alla pubalgia, gioca Mancini: «Gianluca si è allenato una volta ma giocherà. Se non ha triple fratture alla tibia gioca, la squadra ha bisogno di lui. Smalling? Deve ancora tornare in campo, non ha fatto neanche allenamenti individuali. Manca tantoSta meglio Kumbulla anche se non lo porterò in panchina. Ha qualche chance per Torino».

MERCATO

Una situazione che a gennaio, con la partenza di Ndicka per la coppa d'Africa (insieme a Aouar) rischia di diventare insostenibile.
Per questo motivo la Roma si sta guardando intorno e ascolta ciò che gli viene proposto. Sono già un paio di settimane che sul tavolo di Pinto c'è il profilo di Bonucci che non vede l'ora di lasciare la Bundesliga e tornare in Italia. Mou ha bisogno di un calciatore pronto e l'ex capitano della Juventus è un profilo attenzionato. Non il preferito ma è comunque nel gruppo dei calciatori monitorati. Tra questi c'è anche Kehrer, classe 96 del West Ham. Operazione rigorosamente in prestito. Il calciatore piace anche al Milan e all'Atalanta.

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