Roma, Mourinho: «Rispetto gli esuberi che vogliono andare a giocare. Mayoral? Mi serve»

Roma, Mourinho: «Rispetto gli esuberi che vogliono andare a giocare. Mayoral? Mi serve»
di Gianluca Lengua
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Sabato 28 Agosto 2021, 13:23

José Mourinho alla vigilia della partita contro la Salernitana della sua Roma (domani ore 20.45), torna sul tema mercato e sulle difficoltà del club di cedere gli esuberi: «Qualcuno vuole veramente giocare, qualcun altro preferisce altre cose che giocare e poi le cose diventano complicate. Ognuno è libero di fare ciò che vuole e allo stesso modo io sono libero di prender le mie decisioni». Ecco la conferenza stampa del tecnico. 

Mourinho: «Rispetto gli esuberi che vogliono andare a giocare»

Con la Salernitana avrà temi offensivi diversi dal solito?

«Magari fanno una sorpresa loro e giocano in modo diverso con una strategia diversa. L’allenatore ha tanta esperienza e conoscenza di calcio. Se giocheranno a cinque sarà la prima volta che accadrà in questo periodo, era a quattro sia la Fiorentina che il Trabzonspor. A me non interessa se sarà una neo promossa o un campione come l’Inter, noi andremo a vincere.

Loro sono bravi e sanno come fare il lavoro centrocampo».

Cosa rappresenta l’addio al calcio italiano di Ronaldo?

«L’unica cosa che dico è che se la Juve è felice, Cristiano è felice e il Manchester United è felice, è il business perfetto. Non c’è bisogno di parlare di Cristiano, uno che da 20 anni vince e fa storia, non c’è bisogno di commentare. Lo scudetto? Domanda per Simone Inzaghi, non per me». 

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Nelle uscite è compreso anche Mayoral?

«Conto su di lui, abbiamo bisogno di tre attaccanti. Due sono un rischio troppo grande per tutta la stagione, anche perché vogliamo giocare con due titolari qualche volta. Conference League, i viaggi, due attaccanti è un rischio troppo grande. Borja è un giocatore di qualità, lo scorso anno si è adattato bene, è un bravo ragazzo e professionista. Non mi piacerebbe che lui andasse via».

Il mercato aperto a campionato iniziato le piace?

«Se sono aperti in tutti campionati, sì. Se sono solo uno o due no. In Inghilterra non puoi comprare, ma qualcuno può comprare i tuoi. Non penso solo io, ma tutti gli allenatori vorrebbero la rosa perfetta a inizio luglio».

Quando parla dei due attaccanti, sta pensando a un cambio di modulo?

«Possiamo fare tutto. Con dinamiche diverse, questa squadra ha giocato tutta la scorsa stagione con cinque o se preferite con tre dietro. C’è anche una cosa che possiamo fare, giocare come adesso o cambiare. Oggi nel calcio è difficile per una squadra avere solo un modo di giocare, bisogna essere più variabili possibile. I giocatori hanno bisogno di creare dinamiche automatiche, ma allo stesso tempo cultura tattica». 

Può commentare il comportamento degli esuberi su un’eventuale cessione?

«È una situazione non facile da commentare, ci sono giocatori di profili diversi e che hanno gente intorno a loro volta di profilo diverso. Se dovessi parlare di Pedro, chiaramente voleva giocare e per questa ragione si deve rispettare anche se ha scelto un club rivale della città. Si deve rispettare la professionalità e il modo di essere, questo è il profilo perfetto per tutti i club che hanno delle decisioni da prendere. Qualcuno vuole veramente giocare, qualcun altro preferisce altre cose che giocare e poi le cose diventano complicate. Ognuno è libero di fare ciò che vuole e allo stesso modo io sono libero di prender le mie decisioni». 

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