L'incredibile rimonta della Juve e la conseguente cocente sconfitta della Roma per 4 a 3 ha diviso ulteriormente una piazza delusa e affranta per l’andamento della squadra. Anche quando il paradiso è un passo, c’è qualcosa di storto dietro l’angolo che insidia i giallorossi e li rimanda all’inferno: una volta gli arbitri, un’altra le assenze, poi il Covid, l’avversario nettamente più forte e così via. Insomma, nessuno ha la ricetta per comprendere cosa stia accadendo alla Roma e questo inevitabilmente spacca l’ambiente tra gli “ultras di Mourinho” e i “Mourinho vattene”.
Special One al centro del ciclone, tra critiche e difese
Il protagonista è sempre lo Special One, accentratore e parafulmine della società: «Io ho sempre sostenuto Mourinho, ma oggi rimpiango Fonseca.
Sono solo due delle migliaia di commenti apparsi sui social, ma che fotografano perfettamente la diatriba in corso fra i tifosi. In pochi fanno appello al presidente Dan Friedkin che continua a restare in silenzio lasciando la parola al general manager Tiago Pinto. Un imprenditore che ha investito nella Roma, ma che non sta raccogliendo i frutti sperati: «Temo che presto se ne andrà», ha scritto un tifoso tra un commento e un altro. Anche le radio sono sul piede di guerra: i conduttori appaiono disorientati e fanno fatica a trovare un capro espiatorio di quello che sta accadendo. Anche nelle emittenti locali c’è chi sottolinea che Mourinho sia nel punto più basso della sua carriera e chi, invece, punta il dito verso calciatori di scarsa esperienza incapaci di fare gruppo. Come detto, un tutti contro tutti che ha portato allo smarrimento totale di una tifoseria che, in gran parte, resta aggrappata all’idea di Mourinho Special One, ma che lentamente si sta arrendendo all’evidenza di un Mourinho Normal One.