Comprese le tensioni per il battibecco con Bonucci, post Juve-Palermo. L’adrenalina può giocare brutti scherzi, anche in una partita a senso unico, ma quest’anno ci sono stati diversi episodi che hanno evidenziato un feeling non più idilliaco tra l’allenatore e i giocatori. Nulla di esagerato - va detto -, tutte cose che in campo possono capitare, ma la somma dei vari casi fa riflettere.
In principio fu Cuadrado, in fuga dal ritiro dopo l’ennesima panchina a settembre, poi le sostituzioni non gradite da Higuain, Khedira e Mandzukic fino alla sostituzione affrettata di Lichtsteiner e la mancata stretta di mano con Dybala a Reggio Emilia. A Doha, a fine gara, Allegri si sfogò con toni piuttosto accesi nei confronti dei giocatori «Li prenderei a calci nel c…», l’ultimo episodio è lo screzio con Bonucci, chiarito sabato a Vinovo. Il nervosismo non intacca i risultati, le crepe esistono in ogni spogliatoio, ma la loro esposizione pubblica potrebbe essere il sintomo di un rapporto incrinato, dalle voci di mercato e il possibile addio di Allegri a fine stagione.
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