Il Parma sale al sesto posto, 2-0 all'Udinese

Il Parma sale al sesto posto, 2-0 all'Udinese
di Vanni Zagnoli
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Domenica 26 Gennaio 2020, 17:14
Nello spezzatino di oggi, il big match del pomeriggio era questo Parma-Udinese, gli emiliani raggiungono Cagliari e Milan al sesto posto, insomma ci provano, i friulani potevano pareggiare, gioco e occasioni alla mano, finisce invece 2-0. E insomma Roberto D’Aversa vive la sua migliore stagione, resiste al vertice molto di più dello scorso campionato, la salvezza è ormai certa, si può sognare di chiudere al settimo posto, in genere valido per l’Europa league. La qualificazione alla coppa venne ottenuta con Donadoni e Amauri, svanì per 265mila euro, per i debiti del presidente Tommaso Ghirardi, preludio del fallimento, mentre l’ultima partita risale al 2007, gli ottavi di finale di coppa Uefa, con Claudio Ranieri in panchina, subentrato a Pioli, e Ghirardi nominato da poco.

Oggi il Parma ha una solidità da superprovinciale, un potenziale economico da Champions grazie a Barilla e agli altri 6 di Nuovo Inizio, può essere l’Udinese del decennio, per risultati e lancio di talenti.

Il match è autografato dal biondo svedese Gagliolo, neo nazionale, uno degli uomini forti crociati, una sicurezza, e da Kulusevski, mister 40 milioni, che da luglio passerà alla Juve.

E’ una signora stagione gialloblù, il tentativo è di superare i punti ottenuti da Donadoni e magari anche il piazzamento, mentre Gotti può salvare l’Udinese con affanni inferiori rispetto a Tudor, subentrato due volte.

I bianconeri provano a soffocare Scozzarella, fonte del gioco parmigiano, con anche tre uomini nei paraggi, sono insidiosi per primi, con Okaka, parato da Sepe. Il primo gol è su cross di Gagliolo, Trost Ekong allontana debolmente, Cornelius calcia, rimpallo e Gagliolo trova un sinistro al volo effettato, imparabile quanto magari casuale. Gagliolo rischia poi il rigore respingendo con corpo e braccio, il debuttante Sozzi conferma con il Var la prima decisione. Al 34’ Kucka trova Cornelius, scatenato come fosse con Gasperini, all’Atalanta, controllo di petto e conclusione, Musso respinge. Si lascia trafiggere, invece, da un destro dal limite, in diagonale, di Kulusevski, la palla gli passa sotto il corpo. Lasagna sfiora due volte il 2-1 prima dell’intervallo, dopo Musso salva su Hernani, uno dei più continui di quest’anno di Parma.

Mandragora per due volte avvicina la rete, in mezzo Sepe salva su De Paul. Nel finale segna Lasagna ma in fuorigioco.

L’Udinese aveva iniziato benino, poi è come avesse regalato il primo tempo. Resta a +9 su Spal, Genoa e Brescia, va benissimo così. D’Aversa piaceva alla Roma, un anno fa, si sarebbe mosso con il ds Faggiano, aveva conosciuto una crisi primaverile, da Lanciano a oggi è pronto per una squadra ancora più ambiziosa del Parma. Può arrivare davanti al Cagliari, difficilmente reggerà il passo di Ibrahimovic. Roberto D’Aversa, 44 anni, si ispira a Massimiliano Allegri. Non importa il possesso palla, conta la pericolosità, come per Francesco Guidolin, tecnico di uno dei migliori Parma del millennio.

 
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