Salvato dai due giovanissimi prodotti della Primavera, Cristian Volpato e Edoardo Bove, con la speranza di ribaltare il risultato nel finale. José Mourinho scatenato negli ultimi minuti di Roma-Verona, terminata 2-2 in rimonta proprio grazie alle reti dei due gioellini, tra proteste e incitamento ai suoi. Prima del 90° è però arrivato il cartellino rosso.
Mourinho, il gesto del telefono
Ma cosa ha spinto l'arbitro Pairetto ad allontanare lo Special One? A "condannare" il tecnico portoghese è il «gesto del telefono» mimato e rivolto al direttore di gara.
Il saluto a Tudor
Calmatosi, è andato a salutare Igor Tudor, tecnico del Verona, prima di uscire dal campo. Con Pairetto 'Moù aveva già avuto da ridire quando, dopo la partita contro il Bologna diretta dallo stesso arbitro, consigliò a Zaniolo di andare a giocare all'estero. Nel 2010, quando era alla guida dell'Inter Mourinho mimò il gesto delle «manette» che gli costò tre turni di squalifica.
Nessuna intervista
«Mourinho non arriva, Mourinho non parla», le uniche dichiarazioni dello Special One mentre andava via camminando in zona mista allo stadio Olimpico. Quindi nessuna intervista a Dazn o in conferenza stampa dopo il 2-2 col Verona. «Preferisce non parlare» fanno sapere dal club. Troppa, infatti, la rabbia per i minuti finali che hanno visto l'espulsione del tecnico, furioso con Pairetto. Il rosso è arrivato per delle proteste veementi del portoghese, fermato da due componenti dello staff per evitare che andasse faccia a faccia con il direttore di gara. Prima di lasciare il campo, il gesto del telefono e l'abbraccio con Tudor.
Il messaggio su Instagram ai tifosi
Jose Mourinho affida a un post Instagram le uniche parole dopo Roma-Verona. Tre foto, la prima che lo ritrae con il pallone in mano e il commento ironico «possesso palla», la seconda mentre spazza in tribuna un pallone poco prima dell'espulsione e infine una foto della Curva Sud. «Amo troppo questa gente e lotterò per voi» è la promessa dello Special One