Malagò: «Principi informatori delle leghe? Il Coni solo garante»

Malagò: «Principi informatori delle leghe? Il Coni solo garante»
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Venerdì 1 Settembre 2017, 13:50
«Sui principi informatori delle leghe, il Coni può solo approvarli e recepirli se non ci sono problemi: noi siamo solo i garanti. Spetta alla federazione, che è un soggetto privato, portare avanti le modifiche». Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine dell'incontro svolto stamane, e durato circa due ore, nel suo ufficio con il presidente della Figc, Carlo Tavecchio e il suo vicario, Cosimo Sibilia. I prossimi passi vedranno il consiglio federale di lunedì provvedere alle modifiche dei principi informatori delle Leghe, approvando inoltre il commissariamento della Lega di B. Per quanto riguarda invece la disputa nella Lega di Serie A, della quale Tavecchio è commissario, «per definizione - ha precisato Malagò - è quasi obbligatorio che sia il presidente della federazione a farlo, se poi il commissariamento non porta risultati, essendo il presidente federale a essere commissario, implica per lui oneri e anche onori». «Sensazioni? Non c'è un borsino - ha concluso il numero uno del Comitato olimpico nazionale - c'è la volontà del presidente della Figc di risolvere i problemi e avere gli strumenti per farlo».

«Sui principi informatori delle leghe, il Coni può solo approvarli e recepirli se non ci sono problemi: noi siamo solo i garanti.
Spetta alla federazione, che è un soggetto privato, portare avanti le modifiche». Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine dell'incontro svolto stamane, e durato circa due ore, nel suo ufficio con il presidente della Figc, Carlo Tavecchio e il suo vicario, Cosimo Sibilia. I prossimi passi vedranno il consiglio federale di lunedì provvedere alle modifiche dei principi informatori delle Leghe, approvando inoltre il commissariamento della Lega di B. Per quanto riguarda invece la disputa nella Lega di Serie A, della quale Tavecchio è commissario, «per definizione - ha precisato Malagò - è quasi obbligatorio che sia il presidente della federazione a farlo, se poi il commissariamento non porta risultati, essendo il presidente federale a essere commissario, implica per lui oneri e anche onori». «Sensazioni? Non c'è un borsino - ha concluso il numero uno del Comitato olimpico nazionale - c'è la volontà del presidente della Figc di risolvere i problemi e avere gli strumenti per farlo». 
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