Guai a farsi ingannare dal nome. Lazio-Udinese stavolta è una sfida da alta classifica e lo show sarà assicurato: dopo Napoli e Atalanta ci sono loro, a pari punti, venti, con il Milan. A dirla tutta, lo spettacolo, non sarebbe nemmeno una novità visto che lo scorso anno nella Capitale finì 4-4 con il gol di Arslan al 99'. Ulteriore avvertimento per i quasi 45mila spettatori (42.500, esauriti i Distinti Sud-Est) che si presenteranno all'Olimpico: vietato alzarsi dal seggiolino prima del triplice fischio. L'Udinese sarà un esame per diversi motivi. In primis perché Sarri da allenatore della Lazio non l'ha ancora battuta nell'arco dei 90 minuti. In più perché la vittoria contro i friulani tra le mura amiche manca dal 1 dicembre 2019. Tanto per cambiare in quel caso il protagonista principale fu Immobile con una doppietta e a completare l'opera ci pensò Luis Alberto, oggi ad alto rischio panchina. Discorso opposto per Ciro, sempre più indispensabile al centro del tridente di Sarri e pronto a incrementare il bottino personale in Serie A. Col piattone di Firenze il capitano biancoceleste è tornato in vetta all'attuale classifica marcatori sfondando pure il muro della top ten di quella all-time.
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STESSI PUNTI
Un rullo compressore, Ciro, esempio anche per Beto, deciso a rubargli lo scettro nel suo regno.
Peccato però che di fronte ci sarà il secondo con 21, come il numero di uno degli artefici principali di tale dato, Milinkovic. Il serbo è in cima alla classifica degli assist-man con 7 cioccolatini per i compagni, l'ultimo con la specialità della casa, il tacco. Da inizio stagione in cinque occasioni Sergej ha mandato in porta l'amico Immobile (26 dal 2016). Un asse perfetto sul quale Sarri punterà ancora per superare l'ostacolo Udinese. Non basteranno però solamente Immobile e Milinkovic. Contro un avversario sempre vivo oltre il 90' sarà opportuno restare ancorati alla sfida e proprio per questo Luis Alberto potrebbe comparire a partita in corso. Sono già 3 i gol del Mago dalla panchina. Contando anche Pedro il dato dei subentrati sale a 5 per la Lazio, mentre per l'Udinese sono 9 i centri segnati con la partecipazione di chi entra in corsa. Impossibile infine non considerare la difesa. Quella della Lazio sogna di ottenere per la prima volta nella sua storia cinque vittorie consecutive con tanto di clean sheet (come il primo Napoli di Sarri a novembre 2015). Dal canto suo però la retroguardia dei bianconeri è temibile anche in fase offensiva visto che è il reparto che ha segnato più gol per Sottil (7).
LE SCELTE
Tutti numeri che Sarri ha già studiato al dettaglio per scegliere il miglior 11 titolare. Tra i pali toccherà ancora a Provedel. I terzini saranno Lazzari e Marusic, mentre al centro tornerà Romagnoli con Patric insidiato da Casale. Milinkovic e Cataldi saranno riconfermati in campionato con Vecino che è ancora in vantaggio su Luis Alberto. Davanti Pedro ha recuperato, ma al momento resta dietro a Felipe Anderson e Zaccagni, compagni di tridente dell'inamovibile Immobile.