Lazio, il sergente Milinkovic ora deve prendere il comando

Lazio, il sergente Milinkovic ora deve prendere il comando
di Emiliano Bernardini
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Sabato 4 Gennaio 2020, 09:30
Senza il generale Leiva e il suo luogotenente Luis Alberto toccherà al sergente Milinkovic prendere in mano il comando della squadra. Sergej è chiamato alla prova di maturità in casa del Brescia. Servirà un’altra grande prestazione dopo le due contro la Juventus. Un gol straordinario in campionato alla Vecchia Signora e un assist al bacio per il vantaggio di Luis Alberto in Supercoppa. Non solo prove d’autore contro le big ora servono le sue pennellate anche contro le piccole. «Obiettivo del 2020 conquistare tutti i territori» la didascalia scritta da Sergej a corredo della foto qui accanto. Si comincerà proprio a Brescia dove il serbo sarà “da solo” a centrocampo. Inzaghi gli chiede un mix di esperienza e qualità. Dovrà essere lui a trascinare i compagni nell’ennesima battaglia. Quella che può trasformarsi nella vittoria da record: il nono successo di fila. Una perla in più per eguagliare la Lazio targata Eriksson della stagione 1998-99. 
MILINKOCRAZIA
Sedici partite da titolare condite da 3 gol e 5 assist. Inzaghi, per necessità, gli ha disegnato un nuovo ruolo. Gli chiede maggiore sacrificio in fase di copertura in modo da poter far coesistere lui, Luis Alberto, Correa e Immobile. Ha faticato e non poco all’inizio, ora finalmente sembra aver trovato la giusta dimensione. Si esalta nelle sfide difficili, ama le vetrine. Sergej è così prendere o lasciare. Impossibile per la seconda. Troppo il peso specifico del serbo che anche quando non brilla risulta comunque fondamentale negli equilibri di squadra. Inzaghi ora gli chiede un ulteriore passo in avanti. Si è riposato al caldo delle Maldive, ha ricaricato le pile e ora si prepara ad una nuova battaglia. «Entro, segno, passo, spacco, vinciamo coppe, ciao» il mantra del Sergente che ha fatto impazzire i tifosi all’alba del nuovo anno. Tutti dietro a Sergej. A Brescia giocherà a sinistra per far posto a destra a Parolo. Avrà meno compiti difensivi e maggiore licenza di attaccare. Questione di Milinkocrazia. 
ECCO ESCALANTE
Intanto la Lazio si muove anche sul mercato. Tare ha chiuso per Gonzalo Escalante dell’Eibar. Arriverà a parametro zero a giugno ma si sta studiando il modo di farlo arrivare già a gennaio. L’argentino classe 1993 è una vecchia conoscenza del calcio italiano: nella stagione 2014-15 ha giocato in B con il Catania. E’ un centrocampista di sostanza con la classica garra. Ha la propensione alla rottura del gioco ed al rapido capovolgimento di fronte. Può giocare sia da centrale sia da esterno di destra. 
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