LA DIGA
Per carità, le sue prestazioni in mediana sono sempre sopra la sufficienza, ma al suo primo anno Leiva era davvero una diga. Inoltre verticalizzava di più e sfornava assist con continuità. Speriamo solo che il suo calo non sia legato a un’altra faccenda. A Milinkovic e Luis Alberto hanno senz’altro fatto male le voci di mercato, nel malcontento dello spagnolo si è aggiunto pure il rinnovo. Guarda caso, lo stesso che aspetta Lucas da qualche tempo.
RINNOVO
E’ in standby il suo prolungamento. La Lazio aveva convocato gli agenti di Leiva a Roma per mettere la firma, doveva essere una formalità. Invece i contatti biancocelesti con Kia Joorabchian e Giuliano Bertolucci, gli stessi manager di Felipe Anderson, si sono interrotti. C’è una fase di stallo, in stile Montepaone con Biglia, che rischia di diventare preoccupante per il futuro di Lucas con questa maglia. E’ in scadenza a giugno 2020, per fortuna la Lazio ha un’opzione per prolungargli automaticamente il contratto fino al 2021, ma adesso bisogna riconoscergli più di 2,2 milioni più bonus. Leiva vuole raggiungere Immobile nello stipendio e rimanere in Italia almeno sino al 2022. Non ha più nessuna fretta di riabbracciare il Brasile, il ritorno al Gremio può aspettare. E’ rinato in Serie A, adesso Leiva vuole riprendersi anche l’Europa che conta. Lo ha promesso a se stesso e alla Lazio di voler rivivere per l’ultima volta quella meravigliosa esperienza. Da buon “vecchio” quindi predica calma: «Champions? Ci crediamo. La corsa è agguerrita come lo scorso anno e noi proveremo fino in fondo ad arrivare quarti». Dopo la sosta, bisognerà battere il Milan per staccarlo di altri tre punti.
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