Lazio, la difesa è a pezzi. Domani a Udine con il reparto dimezzato e sulla sinistra Pioli dovrà utilizzare Konko

Lazio, la difesa è a pezzi. Domani a Udine con il reparto dimezzato e sulla sinistra Pioli dovrà utilizzare Konko
di Alberto Abbate
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Sabato 30 Gennaio 2016, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 14:38
Ricomincia da dove aveva iniziato questa sfilza di 10 gare consecutive: a sinistra anche a Udine, come in Europa League col Saint-Etienne. Da allora, 10 dicembre, Konko è entrato in campo e non è uscito più, nemmeno in Coppa Italia. Non è record, ma poco ci manca: Abdoullay è la vera sorpresa degli ultimi due mesi biancocelesti, complice l'infortunio di Basta. Superata la pubalgia, Dusan tornerà in campo domani al Friuli contro la sua ex squadra, Konko si sposterà sull'altra fascia. E' il francese il nuovo amuleto della Lazio: 6 gare intere da 90 minuti, zero sconfitte. Adesso punta alla settima “meraviglia” consecutiva. Non perdere significherebbe infatti centrare il settimo risultato utile di seguito, è successo solo una volta (le otto vittorie della scorsa stagione a partire dalla 23esima giornata) negli ultimi tre anni: L'obiettivo è alla portata, visto che solo il Verona (5) ha totalizzato meno punti dell'Udinese (11) in casa. Insomma, non serve certo un'impresa per l'assedio.
LA RETROGUARDIA
A destra, a sinistra, Pioli faccia pure Konko-modo. Non gli resta che questo. Visto che, complici infortuni e squalifiche (Radu e Lulic), non avrà altre agevolazioni. Cambierà ancora una volta il quartetto in difesa: al centro terza partita di fila per il neoacquisto Bisevac, Hoedt - recuperato in extremis - è in vantaggio su Gentiletti e Mauricio. Se si esclude la striscia di quattro partite consecutive a cavallo delle feste natalizie (dall'Inter fino al pari di Bologna), tra forfait, giudice sportivo e necessità di turnover, il tecnico è riuscito a mettere in campo la stessa retroguardia per un massimo di due gare di fila. Ecco dunque, in piccola parte, una spiegazione a un dato negativo: la Lazio non mantiene la porta inviolata in trasferta addirittura da undici partite, da Sampdoria-Lazio (0-1) del 16 maggio 2015. Ironia del destino, l'unica sfida in cui l'anno scorso la formazione di Pioli riuscì a segnare con un difensore (Gentiletti, ora pronto al rientro). La storia si ripete con una coincidenza: la Lazio e proprio l'Udinese sono le uniche due squadre della Serie A a non aver ancora mai centrato la porta con un difensore in 21 giornate. Chissà non sia proprio Konko a riuscirci, non gli varrà comunque il rinnovo entro giugno. La Lazio aveva già provato a liberarsi del suo ingaggio (oltre il milione) con una buonuscita in estate: la sua “guarigione” difficilmente riuscirà a ricucire un divorzio già annunciato.
I BALLOTTAGGI
Il discorso vale anche per Braafheid, mai considerato da Pioli e ora di nuovo ai box per un risentimento muscolare. Il suo rinnovo forse il dazio da pagare per una corsia preferenziale per Kishna: «Ricardo tornerà in campo fra 5-6 giorni dopo l'operazione - assicura il dottor Salvatori - mentre per Biglia al momento mancano ancora due settimane». Dovrà stringere i denti e tirare indietro il piede Cataldi, a rischio Napoli (diffidato) e ancora in regia con Milinkovic e Parolo ai suoi fianchi. Mauri sperava, al momento è di nuovo da parte. Niente 4-2-3-1, avanti col 4-3-3 come col Chievo. Inamovibile Candreva nei tre davanti, a sperare però ora Felipe in ballottaggio con Keita. Pioli è pronto a giostrarli in vista del turno infrasettimanale, ma soltanto oggi si saprà chi dei due vincerà la sfida dall'inizio. Matri è davanti a Djordjevic in attacco, ma soltanto perché è un'autentica bestia nera dell'Udinese: compresa la doppietta all'esordio biancoceleste, 6 reti in 7 gare. Una media alla Higuain, con più di qualche carato del Pepita in meno.
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