Lazio, tic e toc e il pallone è in gol: Inzaghi studia il Tiki Taka

Lazio, tic e toc e il pallone è in gol: Inzaghi studia il Tiki Taka
di Valerio Cassetta
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Martedì 19 Marzo 2019, 07:35
Uno-due-tre-quattro, fino a ventidue e palla in rete. Applausi. Il gol del tre a zero contro il Parma di Luis Alberto ha fatto il giro di tutti i social. C’è anche chi ha messo un piccolo bip per ogni passaggio. «Sembra la Playstation» commentano in tanti. Qualcuno dice che ricorda il famoso «Tiki Taka» di guardioliana memoria. Altri lo hanno ribattezzato romanamente «Tic e Toc». La Lazio di Simone Inzaghi ha una filosofia: vincente, convincente e divertente. La manovra coinvolge tutti, dalla difesa all’attacco. Da Strakosha a Caicedo per intenderci, tutti toccano la palla. Azioni corali e scambi di posizione. Dai e vai, tocchi di prima e sovrapposizioni che mandano in tilt le difese avversarie. Quando la qualità biancoceleste sale in cattedra non ce n’è per nessuno. Era successo per la prima volta contro la Roma il 2 marzo. E’ accaduto di nuovo anche domenica scorsa all’Olimpico contro il Parma.
I gol di Cataldi e Luis Alberto sono l’epilogo di due azioni da manuale del calcio. Effetti voluti, cercati e provati in allenamento, dal modulo fantasia varato dal tecnico. Luis Alberto arretrato come mezzala insieme a Milinkovic con Leiva in cabina di regia. Correa sulla trequarti in coppia con uno tra Caicedo e Immobile. Sulle fasce la quantità di Lulic e Marusic, riscoperti letali sotto porta. Insomma, il giusto mix tra dinamismo e palleggio. L’equilibrio che permette di esaltare tutta la qualità dei giocatori in campo.
TUTTO DI PRIMA
Normale che tutto sia legato alla qualità dei giocatori in campo. Ma va detto che il tecnico biancoceleste e il suo staff da qualche tempo, per evitare le pressioni sui portatori di palla della Lazio, hanno chiesto di giocare maggiormente di prima. Una sorta di pick and roll del basket. Tanto che spesso lo schema viene provato giocando con le mani per facilitare il movimento. Scarico ad un tocco specialmente quando si è di spalle. Esattamente quello che ha fatto Milinkovic al derby per il sinistro dal limite di Cataldi che ha beffato Olsen.
Undici passaggi consecutivi, di cui sette di prima: triangolazioni a memoria, anche nello stretto, con l’obiettivo di andare a segno. Un modo di giocare che fa impazzire i tifosi. «Ma che cosa è? Ma che squadra è?» ha sottolineato scherzando lo stesso Cataldi in veste di telecronista al canale ufficiale del club pochi giorni dopo il successo con la Roma. Casualità? Niente affatto perché domenica la Lazio ha concesso il bis contro il Parma. E stavolta ha fatto ancora di più: ben 22 passaggi di fila, gli ultimi cinque di prima: da Acerbi a Milinkovic, passando per Strakosha e Luis Alberto, autore del 3-0. La Lazio è un’orchestra in cui difensori, centrocampisti e attaccanti suonano tutti lo stesso spartito. Dolce musica per gli amanti del calcio. Tifosi biancocelesti in estasi.
NUMERI
Il Parma di D’Aversa ha rincorso i biancocelesti per oltre due minuti riuscendo a toccare la palla solo dopo che era finita in fondo alla rete. Il talento della Lazio c’è e si vede, così come la mano del mister e dei suoi collaboratori. Massimiliano Farris si occupa della fase difensiva e negli ultimi tempi ha lavorato a stretto contatto con Bastos e Patric. Mario Cecchi, invece, proveniente dalla scuola di Maurizio Sarri, si preoccupa dei movimenti dei centrocampisti e degli attaccanti. E’ lui il mago della tattica. Nelle sette gare giocate con il “3-5-2 fantasia” l’attacco si è potenziato: 15 i gol segnati, cinque quelli subiti. Senza contare i pali colpiti.
Nella classifica dei legni presi la Lazio è al primo posto in Serie A: solo Immobile ne ha presi sei. Non solo: anche dal punto di vista fisico si è registrata una crescita. Lui Alberto, ad esempio, dagli 8/9 km orari percorsi a partita lo scorso anno è passato ad una media di 10/11 km orari per gara, con picchi di 12 km orari contro Fiorentina e Parma. Con i gialloblù il maratoneta è stato Milinkovic con 10,5 km orari percorsi ad una media (la migliore) di quasi 8 km orari.
 
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