Esame passato, almeno nel risultato. Sarri chiedeva una risposta importante alla sua Lazio e quest'ultima è arrivata perlopiù con i tre punti. I biancocelesti superano di misura il Cagliari grazie al gol di Pedro, ma nonostante oltre 60 minuti in superiorità numerica nel finale in due occasioni rischiano di subire il pareggio dei rossoblù. Il risultato finale fa bene alla classifica, ma la prova espressa è da dimenticare, motivo per il quale l'Olimpico saluta la squadra fischiando. Due le note positive per Sarri: la seconda vittoria di fila e il settimo clean sheet stagionale.
Pedro si sblocca in Serie A e regala il vantaggio alla Lazio
In apertura Sarri sorprende solo scegliendo Pedro al posto di Felipe Anderson. Ranieri invece punta sul fisico di Lapadula davanti, mentre esclude Augello a sinistra in favore di Azzi. I biancocelesti partono subito carichi come chiedeva il tecnico e all’8’ passano in vantaggio proprio con Pedro, servito da Lazzari dopo un grave errore di Hatzidiakos. Il centrale non è in partita e poco dopo regala una punizione dal limite a Luis Alberto sulla quale però Scuffet risponde presente. Col passare dei minuti il Cagliari pende campo e si fa federe con due colpi di testa di Lapadula e Petagna, ma al 23’ è la Lazio a sfiorare ancora il gol in contropiede, di nuovo con Pedro, mentre tre minuti dopo gli ospiti restano in dieci per il fallo da ultimo uomo di Makoumbou su Guendouzi (decisivo il richiamo del Var). Una situazione che spinge Ranieri a inserire al 32’ Luvumbo e Sulemana al posto di Lapadula e il già ammonito Hatzidiakos ed è questa l’ultima cosa da segnalare nel primo tempo visto che non si registrano più emozioni prima del duplice fischio.