Lazio-Bologna, Inzaghi e la notte di festa e dubbi

Lazio-Bologna, Inzaghi e la notte di festa e dubbi
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 20 Maggio 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 10:57

 Capitan Lulic alzerà di nuovo la Coppa Italia al cielo dell’Olimpico. Un giro di campo per ricevere altri applausi dai tifosi. I video della gara con l’Atalanta sui maxischermi. La sfida contro il Bologna, obiettivamente, ha solo questo di significato. I biancocelesti sicuri del posto in Europa League non hanno altre motivazioni, così come i rossoblù già salvi. Sarà una partita senza troppi stimoli, se non quelli di vedere all’opera chi ha avuto poco spazio durante la stagione. Non a caso Inzaghi farà un turnover massiccio. Prima per Guido Guerrieri tra i pali della Lazio: «Se lo merita, è un ragazzo serio, un grande portiere che sta bene nel gruppo» sottolinea il tecnico laziale che sulla partita di questa sera rimarca: «Vogliamo finire il campionato al meglio. Voglio vedere il livello di maturità della squadra nonché spirito, determinazione e concentrazione». Detto che il campo non regala spunti interessanti, meglio rivolgere l’occhio alle panchine. Lì sì che c’è movimento. Non è un caso che Inzaghi non abbia fatto la conferenza stampa. Meglio evitare il fuoco incrociate delle domande relative al futuro. Si resta a quella frase sibillina «le cose non sono così scontate come si credono» pronunciata subito dopo la vittoria della Coppa Italia. 
IL SILENZIO SUL DOMANI
Simone ha affidato la presentazione della gare al canale ufficiale del club. Niente accenni al domani che sarà. Se non ci fossero punti interrogativi che male ci sarebbe stato a chiederglielo? «Simone resti alla Lazio? Sì, ho un contratto». E invece no, troppo semplice. Meglio alimentare le chiacchiere. Così facendo i sussurri su Inzaghi prossimo allenatore della Juventus si moltiplicano. Alla Continassa hanno una lista pronta. Alla voce italiani ci sono soltanto lui e Sarri. Simone due chiacchiere con l’amico ds Paratici le ha già fatte a Piacenza. Al momento però di ufficiale non c’è nulla. Da Torino non sono arrivate telefonate. Lotito vuole trattenerlo. Un’impresa se la corte della Vecchia Signora si farà seria. La sensazione però è che ci vorranno ancora un paio di settimane per capire cosa accadrà. Inzaghi ha chiesto un po’ di tempo al presidente. Qualche colloquio nei prossimi giorni ci sarà. Chiederà garanzie sul mercato, vuole una squadra per puntare alla prossima Champions e magari giocarsi seriamente l’Europa League. Le attenzioni della Juve hanno messo il tecnico biancoceleste nella condizione di avere il coltello dalla parte del manico. Chiederà anche un ritocco dell’ingaggio. Ma occhio perché anche il Milan l’ha messo sul suo taccuino. Insomma il suo futuro è tutto da scrivere tanto che ha già iscritto il figlio Lorenzo (prima elementare) ad una scuola sulla Cassia. A proposito, il piccolo di casa Inzaghi ha ripreso l’istinto del bomber del papà e dello zio: segna a raffica (e che gol!) con la maglia arancione del Futbal. Roma e la Lazio per Simone significano casa, per questo sarà difficile vederlo andare via. In tutti i sensi. 
LA VOGLIA DI SINISA 
Sull’altra panchina ci sarà Mihajlovic, uno che a Roma tornerebbe di corsa. La Lazio ce l’ha nel cuore. Ai tifosi biancocelesti è affezionato e non manca mai di difenderli.

Lo ha fatto anche nella conferenza stampa di ieri in riferimento all’insulto rivoltogli da un poliziotto prima della finale di Coppa Italia: «Era stato accusato un tifoso della Lazio, ma così non è stato e mi dispiaceva per la tifoseria». A Lotito piace, ci ha già parlato. L’ipotesi non è molto gradita dal ds Tare. Sul suo futuro Sinisa lascia tutte le porte aperte: «Prima di tutto parlerò con il Bologna. È una questione di rispetto. Poi non so cosa succederà, vedremo...». Oltre a Sinisa piacciono De Zerbi e Giampaolo. Occhio anche a Liverani che ha scalato molte posizioni. 

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