Lazio, paradosso Acerbi: il titolare è lui, ma i risultati migliori sono arrivati con Patric

Il difensore è pronto al rientro dal 1' dopo l'infortunio, ma i dati dicono che senza di lui la difesa biancoceleste ha comunque retto

Lazio, paradosso Acerbi: il titolare è lui, ma i risultati migliori sono arrivati con Patric
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 4 Marzo 2022, 13:44

Fratino arancione per Acerbi accanto a Luiz Felipe, divisa celeste per Patric al fianco di Kamenovic. Questa i due schieramenti difensivi durante le prove tattiche dell’antivigilia scelti da Sarri. Il tecnico sta studiando la migliore Lazio da proporre all’Unipol Domus contro il Cagliari e uno dei dubbi principali risiede proprio al centro della retroguardia. Inserire Acerbi dopo due mesi di assenza dal 1’ oppure continuare col binomio Luiz Felipe-Patric? Ci saranno altre 24 ore per scegliere in vista di una trasferta tanto difficile quanto determinante ai fini della corsa all’Europa.

Lazio: dubbio Acerbi-Patric, ma i numeri a sorpresa dicono lo spagnolo

Dopo un’assenza di quasi 60 giorni dall’ultima presenza da titolare Acerbi freme per una nuova occasione. Tornato in campo ormai da due settimane, durante quest’ultima il difensore sembra aver raggiunto il livello del resto del gruppo. Lo staff aveva previsto per lui un apposito programma di recupero che avrebbe dovuto restituirlo a pieno regime entro non troppo tempo. Chissà che quindi l’ingresso all’84’ contro il Napoli non sia stato un indizio per un suo ritorno da protagonista all’Unipol Domus. L’ex Sassuolo si giocherà il posto con un Patric che pian piano ha ripreso quota nelle gerarchie di Sarri.

Si è conquistato la stima del proprio tecnico con prestazioni sopra le aspettative condite da qualche errore inevitabile per caratteristiche tecniche e caratteriali (troppo istintivo).

Per quanto il ritorno dal 1’ di Acerbi sembra scontato alla vigilia della sfida contro il Cagliari, dati alla mano i migliori risultati della stagione sono arrivati senza il numero 33. Estromettendo dal computo le sfide in cui lui e Patric hanno iniziato da titolari al centro della difesa (Lazio-Lokomotiv Mosca, Lazio-Spezia e Lazio-Udinese) con Acerbi e Luiz Felipe la Lazio ha subito in tutto 29 gol in 21 partite, mentre con Patric 16 in 18. Con lo spagnolo la media dei gol subiti per gara si è addirittura abbassata a 0,8 rispetto all’1,3 con il centrale azzurro. Dati avallati anche dai 4 clean sheet consecutivi – come nel marzo 2015 con Pioli – tra metà gennaio e metà febbraio. Ecco illustrato il paradosso della difesa della Lazio, capace di ottenere i risultati migliori senza un titolarissimo come Acerbi.

Patric verso l'addio, ma anche il futuro di Acerbi è in bilico

C’è poi il futuro ad accomunare Acerbi e Patric. Lo spagnolo era stato già sedotto nel mercato invernale dal Valencia, ma la Lazio aveva fatto muro per non perdere un ulteriore centrale. Col contratto in scadenza e nessuna proposta da parte del club capitolino l’approdo alla corte di Bordalás sembra solo posticipato di sei mesi. La situazione di Acerbi è invece peggiorata nel corso della stagione. Alle difficoltà nell’apprendere i nuovi dettami tattici si è aggiunta la rottura con la frangia più calda della tifoseria laziale in seguito a un’esultanza polemica nella sfida casalinga contro il Genoa con scuse seguenti mal digerite. Il numero 33 avrà altri tre mesi per decidere il suo futuro, ma il tentativo della Lazio con Romagnoli fa pensare che la sua permanenza nella Capitale non sia così scontata nonostante il contratto sino al 2025.

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