Juventus-Milan, primo match point scudetto

Massimiliano Allegri
di Alberto Mauro
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Sabato 6 Aprile 2019, 09:30
La Juve non ha fretta, lo Scudetto non è più una questione di “se” ma di “quando”, per la lotta Champions invece non c’è un minuto da perdere. Il Milan non può più permettersi passi falsi per difendere il quarto posto e l’ultima chiamata per l’Europa, mentre i bianconeri possono addirittura speculare sulla vittoria dell’ottavo scudetto consecutivo, possibile (ma improbabile) già domani in caso di sconfitta del Napoli e successo contro i rossoneri. La matematica è imminente, ma i festeggiamenti ufficiali saranno rimandati come consuetudine dopo la premiazione all’ultima allo Stadium, anche per evitare di distogliere energie fisiche e mentali dalla Champions. La Juve stasera può permettersi di risparmiare fiato in vista dell’Ajax e non rischiare Cristiano Ronaldo, recuperato dal problema ai flessori e pronto per Amsterdam. Mentre il Milan incerottato senza Paquetà e Donnarumma si affida a Suso nel tridente con Piatek e Castillejo, a caccia di un successo che a Torino manca dal 5 marzo 2011, con gol decisivo di Gattuso. La partita giusta al momento giusto per l’allenatore rossonero. «Questa partita casca a pennello, è una grande occasione, se facciamo risultato può essere la svolta. La Juve ce lo insegna. Dopo l’Atletico Madrid erano piovute critiche da tutte le parti, invece il ritorno è stata la partita che ha cambiato la stagione». Altro clima alla Continassa: Allegri si gode il lento e inesorabile cammino verso il suo quinto campionato consecutivo, la sua Juve non ha più nulla da dimostrare, almeno in Italia. «Questo scudetto andrà celebrato e festeggiato. Otto di fila non sono una passeggiata, i numeri sono impressionanti. E sono molti più i meriti della Juve che i demeriti delle avversarie: il Napoli viaggia a una media scudetto, siamo noi a viaggiare ben oltre le aspettative». Dybala, Mandzukic e Spinazzola recuperati e titolari nel 3-5-2 senza Chiellini, risparmiato per la Champions. A centrocampo riposano Pjanic e Matuidi: Emre Can davanti alla difesa e Dybala con Mandzukic in attacco. Ronaldo? «Sta meglio – spiega Max – i segnali sono buoni, farà di tutto per esserci ad Amsterdam». Kean scalpita. «Per diventare grande deve trovare l’equilibrio per fare 10 anni qui, altrimenti fa un anno da una parte e due anni dall’altra. L’episodio di Cagliari? Bisogna distinguere. Le forme di razzismo non sono mai giustificabili. Allo stesso tempo pretendo rispetto verso avversari e tifosi da tutti i miei giocatori».

NESSUNA SANZIONE
Il caso non è ancora chiuso, al momento nessuna sanzione per l’attaccante e nemmeno per i tifosi del Cagliari, ma la Procura Federale ha disposto un supplemento d’indagine sui cori razzisti che hanno bersagliato Matuidi e lo stesso Kean. «Abbina talento e forza – le parole di Gattuso sul 19enne juventino -, va lasciato tranquillo». Senza Paquetà si torna al 4-3-3 con Castillejo in ballottaggio con Cutrone nel tridente. «Il mio futuro? Ho altri due anni di contratto - spiega Gattuso -, il mio futuro è qui». Ma molto, quasi tutto, dipende dalla Champions.

JUVENTUS (3-5-2): 1 Szczesny, 2 De Sciglio, 19 Bonucci, 24 Rugani; 20 Cancelo, 33 Bernardeschi, 23 Can, 30 Bentancur, 37 Spinazzola; 10 Dybala, 17 Mandzukic. All. Allegri
MILAN (4-3-3): 25 Reina, 2 Calabria, 22 Musacchio, 13 Romagnoli, 68 Rodriguez; 79 Kessie, 14 Bakayoko, 10 Calhanoglu; 8 Suso, 19 Piatek, 7 Castillejo. All. Gattuso
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