Italia, prove di allungo verso il mondiale e di giocatori per l'Europeo

Mancini
di Ugo Trani
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 19:35

L’Italia conclude, stasera a Vilnius, il trittico iniziale nel percorso che porta al mondiale in Qatar. L’obiettivo è scritto nella formula e nel calendario di queste qualificazioni mondiali: Mancini deve tenersi stretto il 1° posto fino al traguardo, a metà novembre, per non rischiare di finire allo spareggio che, nel 2017, fu fatale a Ventura. Così il ct contro la Lituania punta a restare a punteggio pieno, approfittando del turno di riposo della Svizzera che è la rivale principale nel gruppo C e del valore della nazionale di Urbonas che rimane al 129° posto nel ranking Fifa. In più, in attesa delle amichevoli di fine stagione contro San Marino e Repubblica Ceca, il test è utile per valutare e conoscere meglio qualche ricambio per aggiornare la scelta dei 23 (chissà se l’Uefa li farà diventare 25 come chiesto anche dalla nostra Federcalcio) per l’Europeo.

Trappola sul terreno

«Chiudere a 9 punti sarebbe ottimo, dopo tre partite in pochi giorni e tanti viaggi» avverte Mancini. Che, appena arrivato in Lituania, ha preso atto dell’erba sintetica, nemmeno compatta, sulla quale non dovrà inciampare la sua Italia nella corsa verso il mondiale. La Nazionale ha già vinto a Vilnius.

Di misura, con gol di Zola e Sacchi in panchina, il 26 aprile del 1995. Ma giocò allo stadio Žalgiris, demolito nel 2011. Impianto vero, con capienza di 15 mila spettatori (abbondanti). Non come l’attuale, insomma.

Perché adesso la Nazionale gioca nell’ex Lokomotyvas che la Federcalcio lituana ha ricostruito in centro vicino alla stazione ferroviaria: ora si chiama LFF, ha solo 5 mila posti a sedere e sicuramente non è da partite ufficiali. Al massimo per addestrarsi, con il rischio però di farsi male. Fa bene il ct a preoccuparsi. «È sintetico, ma soprattutto ridotto male. Tra le insidie c’è, insomma, quella del campo, perché non siamo abituati a questo terreno di gioco. Abbiamo un paio di allenamenti per concoscerlo meglio...». Poi c’è anche la Lituania che, domenica a San Gallo, ha perso al debutto in queste qualificazioni proprio contro la nazionale di Petkovic: «Affronteremo una squadra molto chiusa che non ci concederà molti spazi. È molto fisica, difende bene e gioca in casa. Quindi avremo gli stessi problemi delle altre due partite. Contro di loro la Svizzera avuto tante occasioni ma ha vinto solo 1-0: questo conferma che le gare sono tutte difficili. E questa è la terza in sette giorni».

Non si può sbilanciare sulla formazione: «Devo valutare le condizioni di chi ha giocato già due partite, come Insigne. E quelle di Immobile e Belotti». Se sono stanchi i 2 centravanti, Bernardeschi falso nove. «L’idea è sempre attuale. E ho visto bene anche Chiesa». Out Pellegrini, contusione al ginocchio. «Ho mandato a casa chi è venuto a Coverciano già con qualche problema». Il riferimento è a Florenzi e Verratti. Cambierà più giocatori che a Sofia: contro la Bulgaria la rotazione ne ha coinvolti 6. Dovrebbe andare oltre. Magari con il debutto di Toloi: «È una possibilità». Se gioca terzino, chance per il romanista Mancini.

Italia, ok la difesa: 17 partite su 29 senza prendere gol. La differenza reti premia Mancini: 1° posto verso il mondiale

Aggancio di prestigio

Se l’Italia vincesse anche a Vilnius, sarebbe l’unica nazionale europea ad aver fatto l’en plein sia nelle qualificazioni europee sia in quelle mondiali. Evitando comunque il ko, Mancini imiterebbe Lippi (dal 2004 al 2006, 15 successi e 10 pareggi): 25 partite di fila senza cadere. «È un motivo di orgoglio essere vicino a lui e alle 30 di Pozzo. È segno che stiamo facendo bene e che dobbiamo fare ancora meglio». Anche per la gente che aspetta al più presto di nuovo in tribuna. «Tante dichiarazioni negative, a volte si fa anche fatica a sentirle: servirebbe un pò di ottimismo. Spero che la situazione sia risolta non a giugno. Anche un po' prima...».

 

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