La sua favola calcistica ha conquistato il Guardian, che nel suo lungo articolo dedicato a Pisacane ricorda anche come nel 2011, quando giocava col Lumezzane, il giocatore cresciuto nei quartieri spagnoli a Napoli rifiutò 50mila euro per alterare il risultato di una partita: un gesto premiato anche dalla Fifa con la nomina ad ambasciatore per il calcio pulito nel mondo, la stessa conferita in precedenza a Simone Farina.
Ora che è arrivato anche il riconoscimento del Guardian, Pisacane non nasconde il suo stupore: «Onestamente, niente di quello che faccio è per essere un esempio per le altre persone. Non fa parte del mio modo di essere, io sono un ragazzo semplice e umile», sottolinea il giocatore, che riguardo la grave malattia che lo ha colpito da giovane afferma: «Ho sempre detto che la malattia non era venuta per uccidermi, altrimenti ora non sarei qui. La malattia è venuta per darmi qualcosa di buono».
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