Roma, i dubbi sono desideri: Garcia pronto per l'Australia ma chiede rinforzi e certezze

Roma, i dubbi sono desideri: Garcia pronto per l'Australia ma chiede rinforzi e certezze
di Alessandro Angeloni
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Domenica 12 Luglio 2015, 17:32
Sei giorni volati a Pinzolo tra le verità incontrovertibili di Iturbe e Yanga Mbiwa, tra la presenza calamita di Norman e del suo compagno di lavoro Lippie, poi il nervosismo, ovviamente smentito, di Garcia, l’ironia sempre pungente di Totti, utilizzato per le feste di piazza e per le iniziative benefiche e mai per interviste ”vere“, quando invece avrebbe sempre tante cose da dire, senza necessariamente innescare polemiche. Poche novità (l’unica per quanto riguarda i calciatori, Iago Falque, un bel po’ di dubbi: così comincia la seconda parte del ritiro in Australia, con alcuni calciatori presenti ma che la Roma avrebbe lasciato liberi, considerandoli esuberi. Maicon sicuramente sta meglio di quando si è presentato lo scorso anno a Bad Waltersdorf. Più voglioso, più tonico, ha lavorato tutti i giorni senza saltare una seduta, ma il problema non è come sta adesso, è la sua affidabilità fisica sul lungo. Il ginocchio ha un problema alla cartilagine, impossibile prevedere se reggerà senza dare problemi per tutta la stagione. Ma a destra la Roma non intende investire e a oggi i due terzini sono Maicon, appunto, e Florenzi, che non è un esterno basso e che per adesso ha problemi al ginocchio. A sinistra c’è Cole, per cui vale lo stesso discorso fatto su Maicon, ovvero la Roma se ne sarebbe liberato, eppure è lì. Almeno a sinistra arriverà uno nuovo. Ma basterà? Poi ci sono le questioni Strootman e Castan, meglio il brasiliano, ma si attende con ansia il ritorno in partita dell’olandese. Per non parlare poi del portiere: a oggi il vice di De Sanctis è Pop o Svedskauskas.
La sconfitta contro il Gyirmot non fa testo, perché in questa fase la squadra è appesantita e soprattutto incompleta. Indicativa, però, la contestazione di Pinzolo. Non una protesta di massa, ovvio, ma è solo l’indice di un momento di nervosismo, che passa dalla gente e arriva al tecnico, che ha subito fatto capire che se si pensa alla vittoria dello scudetto, bisogna rivolgersi altrove. E forse, visti i chiari di luna, ha pure ragione. La Roma parte per la tournèe in Australia e Indonesia, poi l’aspettano amichevoli di lusso come quelle di Lisbona, Barcellona, Valencia e con il Siviglia. Stanno pian piano tornando tutti, ma servono rinforzi. Tre non bastano.
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