Roma, De Laurentiis fa lo sconto per Milik: scelto il polacco come erede di Dzeko

Milik
di Ugo Trani
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Lunedì 14 Settembre 2020, 07:30
Il mercato, almeno con vista su Trigoria, ha l’inquadratura fissa sul 1° acquisto dell’éra Friedkin: il centrale difensivo. Che sia Smalling, il preferito del club e di Fonseca, o l’eventuale sosia, poco conta per la Roma. Va preso e basta. La preoccupazione del management del texano è, dunque, solo sulla priorità del momento. A 5 giorni dal debutto in campionato contro il Verona, quel giocatore diventa fondamentale per la partenza nella nuova stagione: l’allenatore punta sulla difesa a 3 e, come si è visto a Cagliari, non ha il numero minimo di interpreti per allestirla. Sabato è passato dopo 5 minuti alla linea a 4, correggendo l’idea iniziale solo perché in emergenza. Che rischia di proseguire anche nel prossimo weekend al Bentegodi.

SNODO CRUCIALE
Il centrale difensivo, quindi, e non il centravanti. La Roma ha Dzeko e, di conseguenza, in attacco non smania per cambiare. Il ribaltone, però, è nell’aria. Edin, anche nel colloquio telefonico avuto nelle ultime ore con Fienga (ancora in isolamento: oggi secondo tampone), ha ribadito di essere pronto a sfilarsi la maglia giallorossa per indossare quella della Juve. Ma il ceo non è ancora in grado di accontentarlo: il club bianconero, tentato dall’affare Suarez, tarda a concludere l’operazione che rimane per ora in stand by. In cassa, con la partenza del bosniaco per Torino, finirebbero 15 milioni. È la cifra da investire per l’erede di Dzeko. Che, come si sa da tempo, è Milik. La trattativa è in piedi da qualche settimana, anche perché Fonseca ha dato il gradimento e il polacco la disponibilità: il Napoli, però, punta a non svendere il suo centravanti, in scadenza contrattuale a giugno, anche se valutazione si è sicuramente abbassata. 

VANTAGGIO MINIMO
La Roma, nonostante sia costretta a ridurre il monte ingaggi (l’addio di Edin in questo senso sarebbe di grande aiuto nel nuovo percorso), sa che le prossime mosse della Juve e del Napoli dovrebbero agevolarla. Se il club bianconero rinuncia a Suarez, non può certo tornare a chiedere Milik: De Laurentiis, dopo la telefonata di Pirlo al centravanti, si è infuriato. Se Agnelli vuole il polacco, deve pagarlo 30 milioni (oppure dovrà aspettare giugno per prenderlo gratis). Ecco che resta Dzeko, con Fienga che ha già l’accordo con Paratici per il via libera al trasferimento a Torino. Il Napoli, insomma, terrebbe alto il prezzo solo se si presentasse nuovamente la Juve a chiedere Milik. Non potrà fare lo stesso con la Roma che è stata già avvertita: se la società giallorossa lasciasse Edin a Pirlo, De Laurentiis cercherà di andare subito all’incasso in questa sessione di mercato, anche perché Gattuso ha scaricato in pubblico l’attaccante. Già ridotte le pretese inziali, scendendo a 25 milioni e con pagamento quinquiennale. La situazione, anche perché i 3 club (con motivazioni diverse) hanno tutto l’interesse di andare a dama entro il 5 ottobre, si può sbloccare in settimana.

SVOLTA BUONA
Il Napoli e la Roma sono ancora distanti: Friedkin, in attesa di incontrare martedì la Raggi per il nuovo stadio, offre 15 milioni più bonus che possono salire a 18. Fienga sentirà presto l’ad partenopeo Chiavelli per trovare l’intesa. Mai a 25 milioni più bonus, pure se rateizzati. Il paradosso è che mercoledì mattina, in via Campania, la Roma si ritroverà davanti alla Procura federale per presentare il contro esposto (verrà chiesto di ascoltare 10 testimoni) contro il Napoli, seguito alla segnalazione da parte del club azzurro della violazione delle norme anti Covid durante la partita del 5 luglio al San Paolo. Saranno ascoltati proprio Fienga e il medico Manara.a.
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