LA DIFESA
Del gruppo brasiliano, almeno inizialmente, non vedremo Paletta. Se Prandelli ha preferito l'italo-argentino a Ranocchia, Conte la vede esattamente al contrario. Ranocchia è un suo uomo, ha cercato di portarlo alla Juve dopo averlo avuto a disposizione sia nell'Arezzo sia nel Bari. Punti fermi, oltre a Buffon, Barzagli (il nuovo ct si sta informando come procede il recupero dall'infortunio ai tendini), Bonucci (che rischia di saltare come titolare se si gioca a 4) e Chiellini. Potrebbe rientrare nel giro, inizialmente proprio come vice Chiellini, anche Astori. Confermati gli esterni "brasiliani" Abate, De Sciglio, soprattutto Darmian, quest'ultimo gli potrà essere utile sia come esterno dei cinque, sia come terzino nei quattro. Un altro che potrà rientrare nel giro è Romulo. A sinistra Conte vede bene un terzino alla Pasqual, ma per il viola c'è il problema dell'età.
IL CENTROCAMPO
Aspettando Montolivo, che dovrà saltare il doppio impegno di settembre per infortunio, e Marchisio (squalificato), Conte ha già un nome da riproporre subito, ed è Florenzi. Che ha provato a portare a Torino quando i giallorossi erano indecisi se farlo tornare o meno a Roma da Crotone: in quella fase la Juve si era inserita, e se Sabatini non lo avesse riscattato, Alessandro con molta probabilità sarebbe finito in bianconero. Per Conte, Florenzi può fare l'interno dei tre di centrocampo ma anche (e forse soprattutto) l'esterno dei cinque. Difficilmente rivedremo in azzurro Aquilani, sì invece a Verratti (come vice Pirlo), anche se il centrale del Psg, secondo Conte, può e deve ancora migliorare. A orchestrare il centrocampo, a meno di dietro-front poco prevedibili, ci sarà Pirlo. Un altro fedelissimo è Giaccherini: Conte prese male la sua partenza dalla Juve, Prandelli a un certo punto ne ha fatto a meno e non lo ha più convocato, ora può tornare utile come jolly. Restano intoccabili Candreva (buono pure come esterno d'attacco), De Rossi, che giocherà sempre davanti alla difesa. In bilico, Thiago Motta (più no che sì) e Parolo (più sì che no). In rampa Jorginho del Napoli (in attesa del passaporto.
L'ATTACCO
Il centravanti ideale di Conte ha un nome e cognome: Ciro Immobile, anche perché nella prima ufficiale non avrà Balotelli. A proposito: il nuovo ct vuole parlarci, capire, provare a limare certe spigolature del carattere di Mario. Che sarà di sicuro nel giro della Nazionale ma non c'è alcuna intenzione da parte del nuovo allenatore di caricarlo di responsabilità. Balotelli dovrà dimostrare di poter far parte del gruppo, a suon di prestazioni e di comportamenti in linea con le regole del sergente Conte. Il nuovo ct rinuncerà a Cassano e seguirà i progressi di Destro. Ma soprattutto richiamerà Giuseppe Rossi che, con Immobile, a sensazione, formerà il duo d'attacco anti Olanda e Norvegia a settembre. Sì a Insigne, sì a Cerci e, come detto, sì a Candreva, più Osvaldo. Per quanto riguarda i giovani - e non solo per il reparto d'attacco - il nuovo ct in futuro prenderà in considerazione gente come Berardi, Cataldi e Bernardeschi, più Romagnoli.