Ingiustizie, presunte tali, che non dovranno più esserci: «siamo pronti a partire prima del previsto - ha detto Ceferin - e convinti che le nostre competizioni ne trarranno beneficio.
Per gli arbitri sarà certamente un aiuto e ci permetterà di ridurre il numero delle decisioni sbagliate». Ma sarà importante fare chiarezza, perché certe 'deviazionì di percorso introdotte dopo i Mondiali in Russia (dove la Var c'era) stanno facendo molto discutere, basti pensare a Roma-Inter di ieri. Infatti in estate l'Ifab, ente che stabilisce le regole dello sport più amato del mondo, ha varato regole più stringenti limitando l'utilizzo della video-assistenza solo in caso di «chiaro ed evidente errore». Può volere dire tutto, e anche se l'intenzione era quella di dare maggiore oggettività all'utilizzo, il risultato è stato contrario e fonte di polemiche, visto che è già capitato più volte che, ad esempio, sugli sgambetti in area non si interviene. Urge quindi chiarezza, e forse un ritorno all'antico e quindi alla Var prima maniera. Ma il fatto che l'Uefa abbia deciso di introdurla in Champions da subìto è già una prima vittoria.
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