IL PIANO B
Dopo la doccia fredda Felipe, il mister medita comunque sul piano b. Che ha funzionato in Coppa Italia persino con la rinascita di Klose, in gol dopo due mesi d'astinenza, lontano dall'Olimpico dopo quasi un anno e mezzo. Il tecnico non vorrebbe mai rinunciare alla “cattiveria” di Djordjevic, ma questo panzer può davvero metterlo in difficoltà. E non certo per la solita “minaccia” d'addio: in Germania ieri rimbalzavano nuove voci, Miro vorrebbe andare in Major League o in Canada a fine stagione. Quindi nessun ritorno in patria a gennaio, nonostante le continue lusinghe delle ex Kaiserslautern e Werder Brema.
LE TRATTATIVE
Il futuro a luglio si decide adesso. E' sfacciato come Ravel Ryan Morrison, il bad boy, classe '93, ex United, ora al West Ham, che tanto piace al diesse Tare. Ieri a Formello è andato in scena l'incontro tra il dirigente biancoceleste e il manager del calciatore inglese, John Davies. Una riunione durata circa tre ore, dove la Lazio ha ampiamente fatto capire al procuratore del centrocampista quanto voglia puntare sul ragazzo, presentando un'offerta contrattuale di quattro anni per la prossima stagione. Piuttosto singolare che a prelevare il manager di Morrison a Fiumicino sia andato addirittura il team manager Manzini. Di solito non accade a meno che non ci sia anche il calciatore. Le parti sono molto vicine, anche se non è stato firmato nulla. Ci sono anche altre squadre, ma il centrocampista spinge per arrivare in Italia.
ALLA FINESTRA
Situazione in stand-by per Hoedt. La Lazio è ferma sulle sue posizioni, 900.000 euro adesso più un bonus di circa 350.000 che scatterà alla prima presenza in biancoceleste. L'Az Alkmaar vuole 400.000 euro di più. Un intermediario ieri ha incontrato i dirigenti olandesi per sbloccare l'operazione. Nonostante la fase di stallo, resta l'ottimismo da parte laziale anche l'allenatore dell'Az rivela: «Lui è fuori rosa, anche perché potrebbe andare via da un momento all'altro».