Bove, detto “Daniele” (De Rossi), il predestinato: Spalletti lo studia per il dopo-Tonali

Nello spogliatoio lo paragono a De Rossi, il ct lo tiene d'occhio

Bove, detto “Daniele” (De Rossi), il predestinato: Spalletti lo studia per il dopo-Tonali
di Stefano Carina
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Sabato 28 Ottobre 2023, 08:12

ROMA Da giovedì sera, nel suo repertorio non ci sono più soltanto gol importanti (in semifinale di Europa League contro il Leverkusen). Ora ci sono anche reti bellissime. Perché quella parabola che dopo 43'' ha dato il via al 2-0 allo Slavia ha oscurato finalmente anche la prima volta che Edoardo ha avuto il pallone tra i piedi: «Me la ricordo perché mio padre me la racconta sempre. Ero piccolo ma tirai fortissimo colpendo sul volto un passante. Papà rimase destabilizzato per la potenza». Ora il signor Giovanni, dopo la rete ai cechi, ha nuovo materiale per restare scosso. Ma è un turbamento dolce quello di papà Bove e mamma Tanya che a dir la verità rimasero più perplessi quando Mourinho affibbiò al loro ragazzo il soprannome di cane malato. Tutto si può dire di Edo, infatti, meno che ricordi un'immagine del genere. Anche se in campo si trasforma - a tal punto che i compagni lo hanno soprannominato Daniele, in onore di De Rossi, da sempre il punto d'arrivo del ragazzo - Bove sembra il ritratto di un piccolo lord.

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Educato, umile, un sorriso per chiunque, studia Economia e Management all'Università Guido Carli con lo scopo di scrivere un futuro fuori dal campo come dirigente nel calcio. Scoperto da Leandro Leonardi, amico stretto della famiglia, che lo ha visto nascere e crescere calcisticamente nella Boreale Don Orione e scelto poi da Bruno Conti quando aveva soltanto 12 anni, Edoardo ne ha fatta di strada.

NUOVO CONTRATTO IN ARRIVO

Ora, grazie alla supervisione dell'agente Diego Tavano, che negli ultimi 4 anni è diventato un punto di riferimento costante per il ragazzo, è pronto a legarsi ulteriormente alla Roma.

Novembre sarà il mese dell'annuncio del rinnovo con il club, almeno sino al 2028. Un trampolino di lancio meritato e atteso che potrebbe a breve aprirgli le porte della Nazionale. Non solo dell'Under 21 dove è diventato un punto fermo del ct Nicolato. Ma anche di quella maggiore.

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Con la squalifica di Tonali, Spalletti - che giovedì era all'Olimpico - cerca un calciatore che sappia abbinare qualità e quantità a centrocampo per completare il reparto. L'identikit di Bove. Che aspetta, senza lanciarsi in voli pindarici. Il prossimo step nella sua agenda è San Siro: il ballottaggio con Aouar lo vede favorito. Intanto si gode il momento: ieri la sua maglia campeggiava nel paddock della Gresini nel circuito di Burinam, in Thailandia, indossata dall'amico e pilota Di Giannantonio. A fare il tifo per lui, anche il tennista Cobolli, da pochi giorni nella top 100 Atp: «Giocavo con Edo a pallone, facevo il terzino destro. Poi ho scelto il tennis ma la nostra amicizia pura e sincera è rimasta».
 

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