Pioli contro L'Atalanta di Reja non fa sconti:
senza Klose per conservare il secondo posto

Pioli contro L'Atalanta di Reja non fa sconti: senza Klose per conservare il secondo posto
di Gabriele De Bari
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Domenica 3 Maggio 2015, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 10:01
E’ una sfida che evoca il passato, suggestiona il presente, costruisce il futuro. Una partita caratterizzata dal duello tra Reja e Pioli: il primo ha più volte sfiorato la Champions League, il secondo è vicino all’impresa. Il friulano preferisce il ferro e una filosofia improntata ad alfieriana concretezza; l’emiliano si lascia affascinare dai monili, dalla fantasia, dallo spettacolo: modi antitetici di interpretare il calcio ma sempre validi e proficui. Uno davanti all’altro, senza esclusione di colpi, per obiettivi differenti, che darebbe un senso all’intera stagione delle società. Reja, sulla panchina nerazzurra, dopo anni di navigazione nelle zone nobili della classifica, si ritrova a lottare per la salvezza, punto su punto, ogni giornata una spremuta di vita, per meritarsi stima e conferma. Per uno strano scherzo del destino, spesso bizzarro, soprattutto nel mondo del pallone, la Lazio è costretta chiedere spazio al suo vecchio condottiero, anche di momenti difficili, in una trasferta che potrebbe rivestire un immenso valore specifico nella corsa al secondo posto. Ora che il Napoli, perdendo clamorosamente a Empoli, si è chiamato fuori dalla lotta, resta un derby infinito a rendere interessante un finale di campionato altrimenti scontato e noioso.
UN GRANDE EX

Nonostante in campo andranno numerosi protagonisti della scorsa stagione, questa è una Lazio con un’identità decisamente diversa: sia perché sono stati fatti inserimenti importanti, sia perché è cambiata proprio la mentalità della squadra. Il grande ex, Edy Reja, conosce bene i laziali, li considera dei figliocci, vi si sente ancora legato perché le battaglie cementano sentimenti e ricordi: nel calcio come nella vita. Forse si commuoverà nel vederli avversari, magari li abbraccerà, però pagherebbe per poterli battere. Sfrutterà il vantaggio di saperne pregi e difetti e tenterà, con le armi tipiche delle provinciali, di annullare quel gap tecnico, che esiste ed è anche netto. Un paio di settimane fa il goriziano è stato un forte alleato dei suoi antichi colori, togliendo 2 punti pesantissimi alla Roma, pareggiando all’Olimpico, ma stavolta la situazione cambierà radicalmente. Insomma, nel faccia a faccia con il passato, i biancocelesti, troveranno un allenatore più che mai deciso a complicare loro la vita e la corsa verso la Champions diretta. E’ logico aspettarsi un’Atalanta bloccata, pronta a chiudere i varchi, pressare il portatore di palla, raddoppiare le marcature. Aggressiva, concentrata e determinata nel limitare al minimo gli elementi di maggiore classe.Una partita fisica con i padroni di casa che cercheranno di sfruttare i calci piazzati, la rabbia di qualche altro ex, mentre la Lazio dovrà far valere la sua velocità sulle corsie esterne, la solidità del centrocampo e la brillantezza di Keita, che avrà il delicato compito di rimpiazzare lo squalificato Klose.L’Atalanta vorrà blindare la salvezza, la Lazio evitare un possibile sorpasso in classifica. Pioli non si fida dei nerazzurri. «Non sono ancora salvi e quindi avranno le nostre stesse motivazioni per disputare un incontro importante. Ci concederanno poco, anche in termini di occasioni, perché Reja è un tecnico furbo e oltretutto conosce bene i miei ragazzi. Dovremo sfruttare al massimo le opportunità che riusciremo a costruire in un incontro nel quale incontreremo delle difficoltà importanti. In attacco, senza Klose, cambierà qualcosa a livello di caratteristiche ma ho calciatori di talento e motivati, tra i quali scegliere. Chi andrà in campo darà il suo valido apporto, sono tutti concentrati e consapevoli di quanto sia fondamentale questa trasferta. Ci sono quindici punti a disposizione ma noi dobbiamo sempre guardare soltanto alla prossima gara».