Atalanta, l'Europa è un'altra storia ma nulla è ancora compromesso

Atalanta, l'Europa è un'altra storia ma nulla è ancora compromesso
di Salvatore Riggio
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Giovedì 19 Settembre 2019, 12:44
L’Europa è tutta un’altra cosa e l’Atalanta se ne è accorta a Zagabria. Il tonfo, assordante contro la Dinamo, dovrà servire da monito alla squadra di Gian Piero Gasperini, sorpresa dalle giocate geniali di Dani Olmo, uno che ha già le big ai suoi piedi, e dai gol di Orsic, che se allo Spezia non aveva lasciato tracce di sé, ben diverso è stato il discorso nel match di Champions. I bergamaschi non hanno mai avuto un’iniziativa pericolosa, rimanendo schiacciati dalle manovre offensive degli avversari. Bloccata sulle corsie esterne (male, anzi malissimo sia Hateboer sia Gosens), l’Atalanta è rimasta intrappolata senza riuscire a praticare il suo gioco fatto di passaggi fitti e tanta corsa. A pagare dazio anche Gomez e Ilicic e senza le loro idee, anche a Zapata è stato inconcludente, almeno fino al 74’ quando Livakovic ha respinto in angolo una sua conclusione con intervento che ha fatto urlare al miracolo.
LA REAZIONE
Ma le sconfitte così rombanti sono quelle che, in realtà, possono insegnare di più. In primis, che niente è compromesso, al di là del doppio impegno contro il Manchester City di Pep Guardiola, uno dei favoriti per la vittoria finale. In secondo luogo, a San Siro sarà un’altra storia e già il primo ottobre contro lo Shakhtar potrebbe esserci una reazione a tinte europee. Poi, sarà colmato il divario nella condizione fisica (il campionato croato è già all’ottava giornata). Infine, Gasperini può attingere dalla panchina con Malinovskyi e Muriel armi in più per questa Atalanta. Il colombiano è stato tenuto a riposo, rimanendo in panchina per tutti i 90’, per una lieve distorsione al ginocchio sinistro rimediata contro il Genoa. Adesso l’Atalanta ha il dovere di ripartire. Già contro la Fiorentina.
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