San Antonio batte
Utah 122-104 nella notte
Nba.
E fin qui, tutto normale. Ciò che rende strardinario il successo degli
Spurs è il contesto generale in cui si va a inserire: primo posto rafforzato nella
Western Conference (grazie al ko dei
Thunder), 15/a stagiona consecutiva con almento il 50% di vittorie e e terza stagione consecutiva in cui il prestigioso traguardo viene tagliato prima della gara numero 66. Insomma gli Spurs dei “vecchi”, dei
Duncan-Parker-Ginobili che ogni anno non si sa se saranno all'altezza dell'anno prima, continua a dare spettacolo e a migliorare, gara dopo gara. In qusto contesto, Marco
Belinelli è uno splendido ingranaggio. L'azzurro fa ancora una volta la sua parte e chiude il match con 12 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 1 rubata: se alla sua annata da record dovesse aggiungersi un altro riconoscimento dopo l'
All Star Game – pensiamo al titolo di miglior sesto uomo o di giocatore più migliorato – non ci stupiremmo.
Il personaggio della notte è però Anthony
Davis, imperioso centro dei
Pelicans, destinato a dettare legge negli anni a venire della
Nba. Il lungo di
New Orleans è stato determinante nel successo contro
Boston, 121-120 dopo l'overtime, mettendo a referto una doppia doppia da 40 punti e 21 rimbalzi. Bisogna andare indietro fino a Shaquille
O'Neal per trovare una prestazione simile per un ragazzo di appena 21 anni.
Questi i risultati della notte Nba: Milwaukee Bucks-Charlotte Bobcats 92-101; Toronto Raptors-Phoenix Suns 113-121; Miami Heat-Houston Rockets 113-104; New Orleans Pelicans-Boston Celtics 121-120; Minnesota Timberwolves-Sacramento Kings 104-102; Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 86-109; San Antonio Spurs-Utah Jazz 122-104; Portland Trail Blazers-Golden State Warriors 112-113; LA Clippers-Cleveland Cavaliers 102-80.
